5. La storia di Antoinette
Antoinette, grazie a Mani Tese, sta sviluppando un’impresa di produzione di soumbala in Burkina Faso e sogna di aprire una fabbrica per crescere insieme alle donne dell’Associazione che ha contribuito a fondare.
Antoinette Sampebré Nitiema, fin da bambina, è sempre stata affascinata dalle proprietà del soumbala, il “dado” locale a base di semi di néré fermentati. Il suo patrigno, infatti, lo usava per prepararsi una zuppa che faceva bene alla sua ipertensione.
Antoinette, una volta cresciuta, si è resa conto che la produzione del soumbala poteva anche rappresentare un’interessante attività generatrice di reddito per le donne.
Per ottenere un prodotto realmente di qualità, tuttavia, non si poteva continuare a realizzarlo nella maniera tradizionale. Per lavorare bene il néré occorrevano formazione, acqua pulita e norme igieniche, condizioni spesso in contrasto con l’atteggiamento delle donne dei villaggi, basato per lo più sulle tradizioni e sul “si è sempre fatto così”.
Con le sue idee innovative Antoinette ha attratto intorno a sè un gruppo di donne ed insieme hanno creato Songmanègre, un’associazione che del soumbala ha fatto un business vero e proprio.
Il sogno di Songmanègre è avere un giorno una fabbrica che produca il soumbala in tutte le forme (palline, cubi, polvere, grani) e che dia beneficio a tutto il villaggio di Pousdore (Sakoinsé) nel Boulkiemdé.
Per ora, grazie al contributo del progetto promosso da Mani Tese “Imprese sociali innovatrici e partecipazione dei migranti per l’inclusione sociale in Burkina Faso” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e da Fondazione Maria Enrica, le donne di Songmanègre stanno realizzando il loro progetto di sviluppo d’impresa con l’acquisizione di materiali e di spazi idonei alla produzione.
Antoinette è molto contenta, soprattutto per le formazioni ricevute: se non si apprende, infatti, si lavora nella cecità e non si avanza mai! Il suo motto è che une femme épanouie est une femme heureuse! (Una donna realizzata è una donna felice!). E l’épanouissement (lo sviluppo) passa attraverso la formazione, perché non si smette mai di imparare.
Antoinette oggi ha 62 anni e guarda con speranza al futuro: si augura che i suoi figli e i suoi nipoti siano sempre capaci di guardare insieme nella stessa direzione, per crescere e svilupparsi nell’intesa e nell’unione.