Raggiunto l’accordo politico sulla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD)
ACCORDO POLITICO SULLA CORPORATE SUISTAINABLE DUE DILIGENCE DIRECTIVE. Un passo fondamentale ma un’occasione mancata per un cambiamento trasformativo.
Milano, 15 dicembre 2023
Il 14 dicembre 2023 a Bruxelles i colegislatori dell’UE hanno raggiunto un compromesso politico sulle questioni più controverse relative agli standard di condotta aziendale che saranno stabiliti dalla Corporate Suistainability Due Diligence Directive (CSDDD), secondo cui le grandi multinazionali saranno chiamate a fronteggiare le proprie responsabilità in materia di rischi per le persone, le comunità e l’ambiente.
Se da un lato l’accordo determina un importante passo avanti rispetto ad un vincolo normativo di attuazione degli standard internazionali sui diritti umani e ambiente da parte delle grandi imprese, dall’altro sottolinea un dibattito tutt’altro che concluso. Sconcertanti mancanze investono, infatti, i servizi finanziari, esentati dall’applicare la due diligence sui propri clienti, e gli obblighi climatici, esclusi dalla responsabilità civile, sebbene le aziende saranno tenute ad adottare e mettere in atto piani di transizione climatica, (durante la COP28 la presidenza di Dubai annuncia l’approvazione di un accordo internazionale, firmato da 158 paesi, che menziona l’abbandono graduale di tutti i combustibili fossili). Tuttavia, restano fuori dall’ambito normativo gli Accordi di Parigi, nonostante le evidenti responsabilità da parte delle grandi imprese delle emissioni di CO2 in tutto il mondo e, conseguentemente, degli effetti devastanti che colpiscono soprattutto le comunità del Global South.
Nele Mayers, direttrice di ECCJ – European Coalition for Corporate Justice, che da oltre un decennio argomenta attivamente a livello europeo la necessità di norme vincolanti per le grandi imprese, ha dichiarato: “L’accordo è una pietra miliare, ma il viaggio verso la lotta contro l’impunità aziendale non è ancora finito”.
Nonostante le numerose lacune, Mani Tese riconosce l’importanza dell’accordo e proseguirà il suo impegno insieme alle organizzazioni membri della coalizione Campagna Impresa2030 e ECCJ per stimolare la narrazione che porterà al testo finale della CSDDD, promuovendo una proposta volta a colmare le lacune esistenti e ad insistere sulla tutela dei diritti umani e ambientali nel settore privato.
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