MOZAMBICO, CONTRASTARE LO “SLASH AND BURN” PER PROTEGGERE L’AMBIENTE

Nell’ambito del “Progetto FORESTE” il nostro staff è impegnato anche nella prevenzione della pratica “slash and burn”, tecnica ancestrale che i contadini usano per coltivare nuovi lotti di terra.

Nel mese di settembre, in Mozambico, cominciano i preparativi per la campagna agricola che normalmente inizia a metà ottobre.
Nell’ambito del “Progetto FORESTE, co-finanziato dall’Aics – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il nostro staff è impegnato nella prevenzione della pratica “slash and burn”, tecnica ancestrale che i contadini usano per coltivare nuovi lotti di terra.

Quella dello “slash and burn” è una tecnica praticata sin dagli albori della civiltà agricola e ancora troppo usata in contesti fragili come l’ecosistema africano. La tecnica consiste nella coltivazione di tratti disboscati di foresta ottenuti bruciando la vegetazione. Nella maggior parte dei casi, i terreni disboscati vengono utilizzati temporaneamente e poi lasciati alla ricolonizzazione della vegetazione naturale fino al ripristino di livelli di fertilità idonei a una nuova coltivazione. Si tratta tuttavia di una tecnica deleteria per l’ambiente.

Dal 18 al 21 settembre la ONG ICEI – capofila del Progetto FORESTE – per promuovere una forma di gestione sostenibile del territorio agricolo, ha tenuto una formazione su agricoltura sintropica e agroecologia nel distretto di Mocubela a cui ha partecipato anche Mani Tese. La formazione ha visto la partecipazione di un consulente brasiliano molto bravo nel trasmettere le proprie conoscenze, che ha anche indossato i panni di cuoco per far scoprire ai contadini le varie forme di lavorazione della manioca mostrando come preparare un’ottima tapioca.

L’obiettivo di tutte queste attività realizzate all’interno del Progetto FORESTE è, in sostanza, quello di superare le tecniche agricole tradizionali, spesso irrispettose dell’ambiente, verso un’agricoltura sostenibile che conservi il patrimonio naturale della regione.

Di seguito, alcune foto del progetto:

slash and burn_mozambico_mani tese_2019
La tecnica dello “slash and burn”
copertura terreno_mozambico_mani tese_2018
Preparazione copertura del terreno con biomassa nel campo di dimostrazione realizzato nella comunità di Nialene
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Attività di potatura e raccolta dei fagioli varietà Boer nella comunità di Ginama con il consulente brasiliano
lezione cucina_mozambico_mani tese_2018
Lezione di cucina svolta dal consulente brasiliano per mostrare i vari tipi di lavorazione della manioca e produzione di farna di tapioca
Feijão_mozambico_mani tese_2018
L’animatore Feijão e suo figlio mentre controllano il campo da seminare durante la formazione con il consulente brasiliano.

 

“PASTA AM…MARE”: LA RICETTA DELLA SOLIDARIETÀ DI PAOLO GRAMAGLIA

Lo chef stellato ha creato per noi un piatto speciale in occasione del lancio del nostro progetto in Mozambico “QUELIMANE AGRICOLA”.

Paolo Gramaglia è uno chef stellato, fra i 300 migliori chef recentemente nominati dal “The best chef awards 2018”, ed è da tempo Ambassador di Mani Tese.
Per presentare il lancio del nostro nuovo progetto in Mozambico “QUELIMANE AGRICOLA” (cofinanziato dall’AICS, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) ha creato per noi un piatto speciale, dove la tradizione partenopea si fonde con quella mozambicana.

Nei prossimi giorni pubblicheremo il video del suo showcooking, in cui ci insegnerà come realizzarla!
Stay tuned 😉

Leggi la preview della ricetta scritta da Paolo Gramaglia su Excellence Magazine

#WorldFoodDay #GiornataMondialeAlimentazione

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Schiavitù moderne, come parlarne in classe e perché

Un corso per insegnanti ed educatori per approfondire il fenomeno sommerso delle schiavitù moderne, affinché possa essere sviluppato in classe.

Mani tese propone un corso per insegnanti ed educatori per approfondire il fenomeno sommerso delle schiavitù moderne, affinché possa essere sviluppato in classe come unità didattica interdisciplinare volta all’Educazione alla Cittadinanza Globale.

Durante il corso questo macro-tema verrà affrontato mettendo in luce quali caratteristiche specifiche abbia rispetto ad altre violazioni dei diritti umani.

Il corso è realizzato con il contributo dell’AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed è riconosciuto dal MIUR.

Il percorso formativo sarà di 20 ore suddivise in 4 moduli così strutturati:

1. Una conferenza aperta al pubblico (3 ore e mezza) dedicata ad approfondire il fenomeno delle schiavitù moderne nella sua portata, cause e manifestazioni. A seguito dell’evento pubblico le insegnanti e gli educatori parteciperanno ad una sessione pomeridiana (3 ore e mezza) dedicata a collegare questo macro-tema al lavoro quotidiano in classe e alle singole discipline d’insegnamento.
2. Una sessione (3 ore) dedicata alla sperimentazione da parte dei docenti e/o educatori del percorso di Educazione alla Cittadinanza Globale pensato per i ragazzi delle scuole superiori (°2 grado).
3. Una sessione (3 ore) dedicata alla co-progettazione di unità didattiche di apprendimento sul tema delle schiavitù moderne.
4. Lezioni on line di approfondimento e tutoraggio. Test di autovalutazione finale obbligatoria su piattaforma telematica (7 ore).

DESTINATARI

Il corso è dedicato a insegnanti ed educatori delle scuole secondarie di secondo grado.

DATE E LUOGHI

La prima edizione del corso si terrà a TREVISO:

8 NOVEMBRE (9.30-13.00 14.00-17.30)
Conferenza aperta al pubblico e sessione di formazione pomeridiana
Sala Verde di Palazzo Rinaldi
Piazza Rinaldi 31100, Treviso

22 NOVEMBRE (15.00-18.00) e 29 NOVEMBRE (15.00-18.0)
Casa delle Associazioni
Via Isonzo 10, Treviso

Altre edizioni:

MILANO (Febbraio 2019)
BOLOGNA (Aprile 2019)

MODALITÀ DI ISCRIZIONE
È possibile iscriversi al corso tramite la piattaforma SOFIA del MIUR
Per informazioni: ecg@manitese.it – Tel. 02/4075165

Scarica il programma del corso

Di seguito la locandina:

locandina corso insegnanti

Lo sfruttamento del lavoro e della tratta nelle filiere produttive globali

Giovedì 8 novembre Mani Tese organizza, con il patrocinio della città di Treviso e il contribuito dell’AICS, un convegno pubblico.

Giovedì 8 novembre Mani Tese organizza, con il patrocinio della città di Treviso e il contribuito dell’ AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il convegno LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO E DELLA TRATTA NELLE FILIERE PRODUTTIVE GLOBALI.
Il convegno è aperto a tutti e si inserisce nel corso di formazione da 20 ore “Schiavitù moderne, come parlarne in classe e perché” riconosciuto dal MIUR e rivolto a insegnanti e educatori della scuola secondaria di secondo grado a cui è dedicata la sessione pomeridiana.

PROGRAMMA

09.00 | 09.30
Registrazione partecipanti
09.30 | 09.40
Introduce e modera il convegno Francesca Dettori, Presidente Cooperativa La Esse
09.40 | 10.10
Globalizzazione economica e diritti umani: quali modelli li rendono compatibili?
Roberto Antonietti, Professore Associato di Politica Economica, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno”,
Università di Padova
10.15 | 10.45
La filiera tessile globale. Il settore della filatura in Tamil Nadu e l’intervento di Mani Tese
Chiara K. Cattaneo, Program Manager “i exist – say no to modern slavery”, Mani Tese
10.45 | 11.00
Pausa caffè
11.00 | 11.30
Il sistema NAVe come buona pratica per l’approccio multiagenzia
Cinzia Bragagnolo, Ucio Protezione Sociale ed Umanitaria, Servizio Interventi di Prossimità e Centro Donna, Comune di Venezia
11.30 | 12.00
Tratta e grave sfruttamento lavorativo nel nordest italiano, con focus sull’agricoltura
Sabrina Scarone, Coop. Equality
12.00 | 12.30
Le sinergie attuative del sistema NAVe: il ruolo dell’Ispettorato nel contrasto allo sfruttamento lavorativo
Lara Rampin, Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto)
14.00 | 17.30
Sessione pomeridiana a cura di Chiara Cattaneo e Valeria Schiavoni, Mani Tese*
Modulo del corso di formazione per insegnanti e educatori che mira a collegare le tematiche e i contenuti affrontati durante il Conv

*Il Convegno si inserisce nel corso di formazione da 20 ore Schiavitù moderne, come parlarne in classe e perché riconosciuto dal MIUR e rivolto a insegnanti e educatori della scuola secondaria di secondo grado. Pertanto, è possibile per i docenti ricevere l’esonero dal servizio.
La partecipazione al Convegno e al corso di aggiornamento per insegnanti e educatori è gratuita. È possibile visionare l’intero programma del corso tramite
la piattaforma SOFIA. Qui la presentazione del corso.

INFO & ISCRIZIONI

Per informazioni sul convegno e iscrizioni al corso:
Mani Tese | Ufficio Educazione alla Cittadinanza Globale | ecg@manitese.it | 02.4075165

La locandina del convegno:

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La locandina del corso:

locandina corso insegnanti

TRATTATO IMPRESE E DIRITTI UMANI: LE RICHIESTE DELLA SOCIETÀ CIVILE ALLA UE

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di ECCJ – European Coalition for Corporate Justice – di cui Mani Tese fa parte – e di altre organizzazioni in merito ai negoziati del Trattato sulla Imprese e di Diritti Umani in corso a Ginevra. Le organizzazioni della società civile dell’Unione Europea chiedono alla UE di contribuire in modo sostanziale ai […]

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di ECCJ – European Coalition for Corporate Justice – di cui Mani Tese fa parte – e di altre organizzazioni in merito ai negoziati del Trattato sulla Imprese e di Diritti Umani in corso a Ginevra.

Le organizzazioni della società civile dell’Unione Europea chiedono alla UE di contribuire in modo sostanziale ai negoziati per la prima bozza del Trattato sulle Imprese e i Diritti Umani

Oggi i gruppi della società civile degli Stati membri dell’Unione Europea si sono riuniti alle Nazioni Unite a Ginevra per supportare il Gruppo di Lavoro Intergovernativo incaricato di sviluppare uno strumento giuridico vincolante che assicuri che le imprese rispettino i diritti umani. Nel corso dell’ultimo anno, tempo ed energie preziose sono state sprecate a causa dei tentativi di rallentare il processo. Non vediamo l’ora di essere in grado di affrontare le reali sfide, alla luce dei pericoli estremamente reali che le comunità, i lavoratori, gli attivisti e i difensori dei diritti umani si trovano oggi ad affrontare qualora sfidino gli interessi delle imprese.

Finora nel 2018 abbiamo partecipato alle consultazioni informali richieste dall’UE, e abbiamo avuto la possibilità di analizzare la prima bozza, pubblicata a luglio, che offre un buon punto di partenza per negoziare un Trattato efficace. Il supporto e lo slancio verso questo Trattato stanno crescendo: la scorsa settimana il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione con cui chiede alla UE e agli stati membri un impegno sincero e costruttivo; l’1 ottobre più di 150 esperti e studiosi di spicco, fra cui molti studiosi europei, hanno pubblicato una lettera a supporto del processo del Trattato; in una recente dichiarazione, lo European Network of National Human Rights Institutions ha commentato che “un trattato su imprese e diritti umani basato sui tre pilastri degli UNGP (Principi Guida delle Nazioni Unite) dovrebbe e può essere complementare agli UNGP stessi”. Le federazioni sindacali globali hanno invitato tutti i governi a presentare commenti sostanziali sulla prima bozza. Questo invito fa seguito alle richieste della Conferenza Episcopale Europea e del Consiglio Episcopale Latinoamericano per un impegno costruttivo dei Governi nel Trattato vincolante.

In qualità di società civile degli stati membri dell’UE, ci aspettiamo che l’Unione Europea e i suoi singoli membri portino la propria esperienza collettiva e le proprie prospettive alla discussione sul contenuto del Trattato. Questo è importante, in particolare, per quanto riguarda questioni chiave quali l’accesso alla giustizia da parte delle comunità nel caso in cui le cose vadano male, la responsabilità delle imprese per le violazioni dei diritti umani e la dovuta diligenza nel prevedere e prevenire le violazioni in primo luogo. Abbiamo già fatto le nostre analisi su come il testo possa essere rafforzato in modo che le imprese globali, ovunque esse operino, siano tenute a rispettare i diritti umani e l’ambiente. Le sottoscritte organizzazioni sono pronte a sostenere le delegazioni governative, i parlamentari e gli eurodeputati in questo storico compito.

Clicca qui per scaricare il comunicato stampa e la lista delle organizzazioni sottoscrittrici

Anche Mani Tese all’Africa Day 2018

Anche Mani Tese sarà presente all’evento AFRICA DAY che si terrà il 13 e 14 ottobre 2018 presso la Cascina Casottello a Milano nel panel di approfondimento culturale sul tema della donna nelle migrazioni che si terrà domenica dalle 17.00 alle 18.00. Giovanni Sartor, Responsabile della Cooperazione Internazionale di Mani Tese, parlerà del nostro lavoro con le […]

Anche Mani Tese sarà presente all’evento AFRICA DAY che si terrà il 13 e 14 ottobre 2018 presso la Cascina Casottello a Milano nel panel di approfondimento culturale sul tema della donna nelle migrazioni che si terrà domenica dalle 17.00 alle 18.00.
Giovanni Sartor, Responsabile della Cooperazione Internazionale di Mani Tese, parlerà del nostro lavoro con le donne contadine in Burkina Faso e in Benin.
Inoltre Kadiatou Nana, Presidente dell’Associazione sorelle Burkinabé di Treviso e provincia, interverrà spiegando il percorso intrapreso in questi anni con le donne dell’africa Occidentale a Treviso nell’ambito dell’iniziativa “Quello che possono le mani. Incontri di donne africane e donne italiane per condividere sogni e saperi” promossa da Mani Tese.

Scarica qui il programma completo dell’evento

africa day 2018

MANI TESE ALLA MARCIA DELLA PACE: I NOSTRI RICORDI

È stato un grande raduno quello di Mani Tese alla Marcia della Pace e della Fraternità Perugia-Assisi 2018. Ecco le foto più belle!

È stato un grande raduno quello di Mani Tese alla Marcia della Pace e della Fraternità Perugia-Assisi 2018.
In tanti e in tante sono giunti da tutta Italia per portare il nostro messaggio di apertura e di accoglienza.

La pioggia non ci ha fermati e, anche se non siamo riusciti a ritrovarci proprio tutti in un solo momento, un unico filo legava le nostre bandiere, tante, che sventolavano insieme a tutte le altre in più punti del corteo.

La Marcia della Pace ci ha dimostrato che Mani Tese c’è. E ci sarà ancora per stare dalla parte degli ultimi e per diffondere il suo impegno di giustizia.

Guarda la fotogallery con i momenti più belli:

 

RIACE, CON MIMMO LUCANO VIENE COLPITO UN SIMBOLO DI ACCOGLIENZA

“Desideriamo esprimere la nostra solidarietà a Mimmo, che si è impegnato in prima persona per un modello di accoglienza e integrazione più umana e giusta, e il nostro rammarico per l’accanimento che si sta manifestando da più parti nei confronti di questo modello nonostante abbia permesso una convivenza civile e fruttuosa fra cittadini italiani e […]

“Desideriamo esprimere la nostra solidarietà a Mimmo, che si è impegnato in prima persona per un modello di accoglienza e integrazione più umana e giusta, e il nostro rammarico per l’accanimento che si sta manifestando da più parti nei confronti di questo modello nonostante abbia permesso una convivenza civile e fruttuosa fra cittadini italiani e migranti.

Riace resta, a oggi, il simbolo di una possibilità concreta, quella di poter tutti beneficiare dello scambio fra culture, quando questo viene accolto con lungimiranza e apertura mentale e non respinto dalla paura e dall’ignoranza.

#apriamolementi contro i muri e le paure è proprio il messaggio che porteremo il 7 ottobre alla Marcia della Pace per ribadire la necessità di un impegno culturale ed educativo che possa far crescere nelle persone un sapere critico contro il clima di violenza, razzismo e intolleranza, educando le nuove generazioni ai valori della giustizia e della solidarietà.

A Riace abbiamo recentemente dedicato il primo degli appuntamenti del nostro “Cineforum dei mondi possibili”, perché pensiamo che Riace rappresenti quello spirito di umanità e di accoglienza che vogliamo continuare a promuovere, oggi come 50 anni fa, per costruire un altro mondo possibile”

Valerio Bini, Presidente di Mani Tese

#iostoconmimmo #arrestatecitutti

Insegna_cartello_Riace_alla_marina_2018_ridimensionata