Facciamo un poโ di chiarezza sullโespressione a seguito dellโistituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranitร Alimentare.
Mani Tese saluta con favore lโistituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranitร Alimentare.
ร un concetto alto formulato dal 2007 da La Via Campesina, la piรน grande associazione contadina del mondo, che la nostra associazione ha fatto proprio da oltre quindici anni, sia nel suo lavoro di cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo che in quello di educazione e advocacy in Italia ed Europa.
Per Mani Tese la Sovranitร Alimentare รจ il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo. Un sistema alimentare e produttivo che invece negli anni si รจ andato omologando tra una nazione e unโaltra e che ha visto un pugno di multinazionali di settore concentrare sempre piรน potere, arrivando a controllare i mercati delle sementi, dei fertilizzanti, dei pesticidi ma anche della trasformazione industriale e della grande distribuzione organizzata.
La Sovranitร Alimentare รจ dunque un concetto politico che mira a ristabilire una piena democrazia del cibo, superando lโinsostenibilitร del modello agro-alimentare convenzionale basato su chimica, petrolio, finanza e biotecnologie. Per farlo occorre rivoluzionare le politiche pubbliche – a partire dalla PAC, la politica agricola comunitaria – affinchรฉ sostengano un approccio alla produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo che sia rispettoso degli ecosistemi e della dignitร delle persone.
In questo momento non siamo in grado di dire se le linee di indirizzo del nuovo Ministero abbracceranno questa visione. Lโauspicio รจ che la scelta delle parole sia foriera di azioni coerenti.
Cerchiamo 2000 volontari e volontarie
Mani Tese, in collaborazione con laFeltrinelli, รจ alla ricerca di volontari/e per impacchettare regali e sostenere i suoi progetti a favore dellโindipendenza delle donne in Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
Torna la grande campagna di raccolta fondi natalizia di Mani Tese “Molto piรน di un pacchetto regalo!” in collaborazione con laFeltrinelli.
Per realizzarla, Mani Tese cerca 2000 volontari e volontarie che vogliano dedicare qualche ora del proprio tempo per impacchettare regali presso le Librerie Feltrinelli di 35 cittร dal 2 al 24 dicembre 2022 e sostenere cosรฌ i progetti dellโONG a favore dellโemancipazione delle donne in Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
Donne al centro
Molto piรน di un pacchetto regalo!รจ unโiniziativa di sensibilizzazione e di raccolta fondi di Mani Tese realizzata in collaborazione con laFeltrinelli, che ogni anno, nel periodo prenatalizio, raccoglie fondi per realizzare progetti di sviluppo nel Sud del mondo.
โDonne al centroโ รจ il nome della campagna 2022, giunta ormai alla sua XV edizione, che questโanno sosterrร i progetti di Mani Tese per favorire lโemancipazione delle donne in Africa Occidentale contrastando la violenza di genere, lโabbandono scolastico delle ragazze e favorendo lโautonomia economica delle donne in tre Paesi dellโAfrica Occidentale: Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
La campagna interesserร 35 cittร e 45 librerie in tutta Italia.
Il potenziale inespresso delle donne africane
In Africa troppe donne non possono decidere del proprio futuro. Su di loro pesa ancora il carico della famiglia – 1/3 delle donne ha un figlio prima dei 18 anni โ che faticano a sostenere a causa della loro scarsa scolarizzazione e delle difficoltร ad accedere a opportunitร lavorative.
Il 51% delle donne in ambito rurale, inoltre, vive allโinterno di un nucleo familiare dove il marito prende tutte le decisioni.
Lโimpegno di emancipazione delle donne di Mani Tese inizia dalle piรน piccole,in Benin, dove lโabbandono scolastico รจ elevato soprattutto tra le ragazze e nelle zone rurali e rappresenta una delle prime cause dellโaumento del traffico di minori. Secondo un rapporto dell’Unicef del 2020, un/a bambino/a su due (52,2%) รจ coinvolto nel lavoro minorile, e quasi 4 su 10 lavorano in condizioni pericolose. Lโintervento di Mani Tese coinvolge 600 ragazze nel dipartimento dellโAtacora, uno dei meno avanzati economicamente del Paese, attraverso seminari e incontri di sensibilizzazione per garantire la scolarizzazione delle bambine.
Rendere economicamente autonome le donne รจ un altro passo importante per permettere loro di far valere i propri diritti. Per raggiungere questo obiettivo, sempre in Benin Mani Tese รจ impegnata nel potenziamento delle capacitร produttive e di trasformazione dei prodotti della tradizione locale coinvolgendo 562 contadine in un percorso di conoscenza dellโagroecologia e accompagnando altre 527 donne nellโavvio della produzione di pomodori, okra, cavolo, fagioli, piselli e melanzane.
In Burkina Faso, Paese a basso reddito dove lโeconomia si basa in gran parte sull’agricoltura ma la cui produzione non soddisfa il fabbisogno delle persone, Mani Tese รจ impegnata da anni nel rafforzamento dellโimprenditoria femminile, attualmente nellโambito della filiera del riso con lโavvio di 10 centri dedicati, ma anche nella produzione di pomodoro e cipolla. ร inoltre impegnata nel coinvolgimento di 70donne in un importante processo di transizione agroecologica delle loro attivitร agricole.
In Guinea-Bissau Mani Tese รจ invece impegnata nel supporto alle vittime di violenza di genere.Su 978 donne intervistate da Mani Tese che hanno indicato di avere o aver avuto un partner, 613 hanno dichiarato di aver subito violenza. Oltre al lavoro di coordinamento e sensibilizzazione con gli attori chiave per creare un contesto di prevenzione della violenza sulle donne, Mani Tese รจ qui impegnata a fornire assistenza educativa, psicosociale e legale alle donne ospitate in due centri di accoglienza per vittime di violenza di genere e a favorirne il loro reinserimento sociale attraverso percorsi di formazione (in sartoria e panificazione) per poterne garantire lโindipendenza economica.
A questo lavoro si affianca anche la creazione di nuove opportunitร economiche per le donne, in particolare giovani e con disabilitร , attraverso attivitร di formazione professionale, borse di studio, tirocini, apprendistati e il sostegno di microimprese femminili.
Come partecipare alla campagna
Per partecipare a Molto piรน di un pacchetto regalo! รจ sufficiente avere 16 anni compiuti e almeno 4 ore di tempo da dedicare allโattivitร di volontariato.
Sul sito www.manitese.it, nella pagina dedicata alla campagna, รจ possibile visionare la lista di tutti i punti vendita interessati dallโiniziativa e scegliere quello piรน vicino a sรฉ.
A proposito di Mani Tese
Mani Tese รจ unโOrganizzazione Non Governativa che da oltre cinquantโanni si batte per la giustizia sociale, economica e ambientale nel mondo. Opera in Africa, Asia e America Latina con progetti di cooperazione internazionale. In Italia promuove progetti, campi di volontariato e stili di vita improntati alla solidarietร e alla sostenibilitร attraverso migliaia di volontari attivi sul territorio. Realizza inoltre percorsi e laboratori di Educazione alla Cittadinanza Globale.
A proposito di Librerie Feltrinelli
Sono da sempre luoghi di scambio e divulgazione del sapere, con una forte attenzione per il libro a larga diffusione e dedicati a tutte le persone che sono alla ricerca di nuove idee, stimoli, visioni. Hanno una presenza capillare sul territorio nazionale, che conta oltre 100 punti vendita totali. Le librerie Feltrinelli organizzano ogni anno oltre 3.000 eventi culturali e hanno un’offerta di piรน di 200.000 titoli. Sono leader in Italia nei settori del libro, della musica e dellโhome video.
Visita alla casa di accoglienza di Sao Domingos
In Guinea- Bissau Mani Tese ha accolto una delegazione dellโambasciata degli Stati Uniti e della Taft Foundation presso la casa di accoglienza per donne vittime di violenza di genere recentemente ristrutturata.
Nell’ambito del progetto โSALUTE E SICUREZZA PER LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENEREโ in Guinea-Bissau, finanziato da JULIA TAFT FUND REFUGEE, il mese scorso abbiamo ricevuto una visita della delegazione dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Dakar e di un rappresentante della Taft Foundation a Sao Domingos, cittadina nella regione di Cacheu, presso la Casa di accoglienza per le vittime di violenza di genere (Casa Laranja Jorge Benante) gestita dallโAssociazione locale Embobuerere.
Il progetto, infatti, prevede la ristrutturazione, lโampliamento, lโarredo e la destinazione del centro di accoglienza per le donne vittime di violenza. Il progetto prevede inoltre che le ospiti beneficino di un kit di prima accoglienza, di cure mediche, di assistenza psico-sociale e di percorsi di formazione professionalizzante.
Alla visita hanno partecipato la rappresentante legale di Mani Tese in Guinea-Bissau Martina Pizzolato, il coordinatore locale Issa Indjai, la specialista in protezione Ione Gisela, l’Associazione locale Embobuerere, la Congregazione delle Suore Cattoliche da โImaculada Coinceiรงรฃo de Castreโ e il gruppo di microcredito e risparmio femminile VSL.
Presentazione del progetto e degli aggiornamentiVisita alla struttura
Dopo la presentazione generale di Mani Tese, da parte di Martina Pizzolato, in merito al lavoro svolto in questi anni in Guinea-Bissau, in particolare ai progetti legati ai diritti umani e alla protezione e assistenza a donne e ragazze vittime di violenza di genere, il coordinatore locale ha illustrato nel dettaglio lโimportanza della casa di accoglienza, inaugurata a ottobre 2021, che oggi riceve e dร assistenza a diverse donne.
Sono stati inoltre presentati alcuni oggetti e prodotti realizzati dalle ospiti del centro grazie alla formazione ricevuta, come il sapone artigianale, le pappe per bambini e i panni colorati con tecnica batik.
Molto interessante รจ stata anche la spiegazione di come funziona un comitato VSL e sulla gestione di una cassa di risparmio e di microcredito che permetta alle donne di avere unโautonomia economica di base e un piccolo reddito con cui poter essere indipendenti dal marito.
La giornata si รจ infine conclusa con la visita a un orto comunitario dotato di sistema di irrigazione a pannelli solari, nel villaggio di Barraca Biro, zona di S. Domingos, alla quale era presente anche il comitato di protezione e di gestione dello stesso orto.
Visita alla strutturaVisita alla strutturaVisita all’orto comunitario
La delegazione รจ stato molto soddisfatta dei risultati raggiunti da Mani Tese e dellโimpegno della Associazione Embo Buerer. Ha infatti deciso di stanziare un fondo addizionale a copertura delle attrezzatture per la produzione di alimenti per neonati e bambini che comprendono un piccolo mulino per la triturazione e uno stock iniziale di cereali di varie tipologie.
Ethaka, resilienza a cambiamenti climatici e guerra in Mozambico
Il Mozambico รจ un Paese sempre piรน interessato da calamitร climatiche, conflitti e malnutrizione, aggravata anche dagli effetti della guerra in Ucraina. Il progetto ETHAKA (seme, in lingua Lomwe), cofinanziato dallโAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), prevede il sostegno alle comunitร rurali e urbane attraverso lโagroecologia, la riforestazione e lโeducazione ambientale e nutrizionale.
Di Francesco Bucci, Project Manager di Mani Tese in Mozambico
Lโultimo periodo storico ci ha insegnato come i cambiamenti stiano diventando sempre piรน imprevedibili, drastici e frequenti. Il Mozambico, in particolare, soprattutto lungo tutta la sua costa di quasi 2.500 km, รจ uno dei Paesi piรน vulnerabili dal punto di vista climatico. Secche, cicloni e tempeste improvvise sono solo alcuni esempi di episodi che ormai si ripetono ogni anno, colpendo e distruggendo infrastrutture, case e famiglie e compromettendo il raccolto agricolo.
Secondo studi della FAO e del Ministero dellโagricoltura del Mozambico, l’agricoltura รจ una componente fondamentale per il Paese con oltre l’80% della popolazione impiegata, di cui il 90% donne. Tuttavia, รจ un settore caratterizzato da bassi livelli di produzione e produttivitร a causa di numerose problematiche come gli impatti negativi dei cambiamenti climatici, la mancanza di disponibilitร e accesso a tecnologie di qualitร , il degrado e lโerosione del suolo e la scarsa capacitร di controllo di parassiti e malattie. Tutto ciรฒ influisce in particolar modo sui gruppi piรน vulnerabili, come le donne e i bambini.
Oltre allโemergenza climatica, bisogna tenere in considerazione inoltre la crisi energetica globale e un aumento generale dei prezzi senza precedenti: il tasso di inflazione annuo รจ aumentato dal 10,8% di giugno 2022 all’11,8% di luglio 2022 e si sta registrando un aumento dei prezzi dei beni primari tra il 15 e il 30%. Si tratta di una situazione che sta esponendo numerose famiglie a gravi situazioni di insicurezza, disoccupazione e indebitamento.
Ci sono infine gli scontri nelle province del nord del Mozambico, causati da anni di sistematiche assenze da parte delle Istituzioni e del governo, che hanno portato numerosi giovani a unirsi a gruppi ribelli che attaccano e distruggono interi villaggi e famiglie. Si tratta di un conflitto poco conosciuto, che negli ultimi mesi sta interessando, oltre alla provincia di Cabo Delgado, anche le provincie di Niassa e Nampula, dove Mani Tese opererร per i prossimi 3 anni.
Mani Tese รจ in Mozambico ormai da diversi anni, lavorando insieme alle comunitร locali del centro-nord del per migliorare la loro sicurezza alimentare. Da allora sono state tante le iniziative realizzate che hanno contribuito a incrementare la resistenza di queste comunitร .
Proprio sulla base di questa esperienza e alla profonda conoscenza del contesto locale, Mani Tese, insieme al capofila ICEI – Istituto Cooperazione Economica Internazionale e ad altri soggetti locali[1] ed internazionali[2], dal mese di giugno 2022 sta implementando un nuovo progetto chiamato โETHAKA โ Un modello di produzione agricola e consumo sostenibile per la resilienza climatica e la sicurezza alimentare e nutrizionaleโ, cofinanziato dallโAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). I nostri interventi, in particolare, si concentreranno nelle province della Zambezia e di Nampula, le due province piรน popolose del Mozambico, nei distretti di Namacurra, Maganja da Costa, Memba e Mossuril, e nelle cittร di Quelimane, Nampula e Nacala.
Nelle province della Zambezia e di Nampula, piรน del 60% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertร nonostante molte aree di queste due province siano tra le piรน fertili e con un ottimo potenziale agricolo.
Le sfide saranno numerose: le previsioni per la prossima campagna agricola (ottobre 2022 e gennaio 2023) nei distretti dove lavoreremo stimano che non ci sarร abbastanza cibo per tutta la popolazione a causa degli shock climatici e, piรน in generale, della guerra tra Russia e Ucraina, due paesi fondamentali per lโesportazione di grano[3] e input agricoli a vari Paesi africani.
Nellโambito del progetto Ethaka, insieme ai giร citati partner locali ed internazionali, ci occuperemo di numerose attivitร volte alla protezione ambientale, al miglioramento della produzione agricola attraverso lโagricoltura sostenibile, al miglioramento delle condizioni nutrizionali e alla prevenzione della malnutrizione nelle comunitร locali.
In particolare, Mani Tese sosterrร i produttori di riso e gli allevatori nei distretti di Namacurra e Maganja da Costa, dove costruiremo dei centri che possano permettere ai produttori non solo di stoccare i propri prodotti, ma anche di trasformarli e poterli rivendere sul mercato con un valore aggiunto. Supporteremo inoltre il comune di Quelimane attraverso piani di riforestazione di mangrovie per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, lavoreremo con i produttori delle zone agricole urbane e periurbane per implementare lโagroecologia e collaboreremo con le scuole di Quelimane e Namacurra per promuovere programmi di igiene e salute e lโadozione di una dieta sana ed equilibrata tramite la produzione e il consumo di prodotti agricoli locali.
Presentazione del progettoPresentazione del progettoVisita sul campo
Lโobiettivo, ambizioso, รจ quello di supportare direttamente piรน di 2.000 persone.
Il nostro apporto proseguirร con lo sviluppo di programmi di formazione affinchรฉ il sapere possa essere replicato e diffuso il piรน possibile. Perchรฉ non esiste miglior forma di indipendenza se non attraverso la conoscenza.
Parlando di conoscenza, la parola โEthakaโ, in lingua Lomwe, una lingua locale comune alle due province, significa โsemeโ, perchรฉ questo progetto possa creare le basi per garantire competenze e sicurezza alimentare a tutte le persone e le comunitร destinatarie.
[1] Universidade Lurio; Direcรงรฃo Provincial de Agricultura e Pesca de Nampula; Serviรงo Provincial de Ambiente da Zambezia; Faculdade de Engenharia Agronomica e Florestal – Universidade Zambeze
[2]Istituto Oikos; Helvetas โ Swiss Intercooperation; Comune di Milano.
[3] Il Mozambico importava il 40% del proprio grano da questi due paesi.
Secondo colpo di stato in un anno in Burkina Faso
La popolazione scende in piazza e chiede maggiore sicurezza in Burkina Faso a seguito del secondo colpo di stato in un anno. Proseguono comunque i progetti di sviluppo di Mani Tese per favorire la coesione sociale, piรน che mai necessaria.
Di Giulia Tringali, Cooperante Mani Tese in Burkina Faso ed Eugenio Attard, Responsabile Paese Mani Tese in Burkina Faso
Sono stati giorni molto confusi quelli da poco trascorsi in Burkina Faso, che potevano portare a un’escalation di violenza.
Venerdรฌ 30 settembre alle prime ore del mattino il corpo speciale COBRA, guidato dal Capitano Ibrahim Traorรฉ, fa irruzione nelle caserme militari della capitale. Si sentono spari durante tutta la notte. La mattina i media parlano di colpo di stato.
Nel pomeriggio le sparatorie ricominciano e scatta il coprifuoco. L’esercito chiede le dimissioni di Damiba, salito al potere a gennaio a sua volta con un colpo di stato.
Sabato 1 ottobre la tensione si alza a seguito di un comunicato di Traorรฉ che, dopo aver fatto circolare informazioni su Damiba rifugiatosi in una base francese a Kamboinsin, invita i civili a scendere in piazza per sostenere la sua presa di potere. Il coprifuoco รจ finito.
La manifestazione dilaga e la capitale si riempie di persone che esprimono un sentimento anti-francese. Si creano assembramenti violenti di fronte allโambasciata francese, alcuni riescono ad appiccare il fuoco in alcune parti esterne dellโedificio. Intanto sul web girano diversi video che amplificano quanto accade.
La gente per le strade sventola bandiere russe. Si accusa Damiba di aver tradito la sua promessa di scacciare i terroristi dal Burkina e di essersi piegato al volere della vecchia madrepatria.
Grazie alla mediazione delle autoritร coutumiรจre tradizionali e religiose, Damiba e Traorรฉ arrivano a un accordo domenica 2 ottobre e il primo si dimette cedendo il potere a determinate condizioni. Nel pomeriggio Ibrahim Traorรฉ convoca le segreterie dei vari ministeri e sancisce la riapertura degli uffici e delle scuole per il giorno seguente. In contemporanea, viene impartito lโordine di fare rapidamente un censimento degli automezzi Pick-Up in panne a disposizione dei vari uffici, affinchรฉ possano essere riparati e integrati con quelli giร a disposizione dei militari nella lotta contro le milizie anti-governative jihadiste presenti in diverse regioni del Paese.
Anche la Comunitร Economica degli Stati dellโAfrica Occidentale CEDEAO accoglie con favore l’avvenuto accordo organizzando una visita della delegazione. Al termine dell’incontro di martedรฌ con la delegazione dell’ECOWAS, uno dei suoi membri, l’ex presidente nigeriano Mahamadou Issoufou, dichiara di partire “fiducioso” per quanto riguarda gli impegni giร presi da Damiba e in particolare in merito alle elezioni per il ritorno dei civili al potere entro luglio 2024.
La libertร di movimento viene ripristinata nella capitale, ma l’allerta rimane. La popolazione รจ stanca di vivere in uno stato di insicurezza costante. Le milizie antigovernative controllano gli assi principali che mettono in comunicazione il Paese. I confini a Nord con il Mali, a Est con il Niger, a sud con Benin e Togo e a Ovest con la Costa d’Avorio sono in mano ai jihadisti.
I principali gruppi radicalizzati che si stanno espandendo in Burkina Faso fanno parte del JNIM (Jamaโat Nusrat al-Islam wal Muslimeen), rete di matrice quaedista guidata da Iyad ag Ghali, il cui gruppo piรน consistente รจ Ansarul Islam, presente principalmente nel nord del Paese. L’altro gruppo molto influente รจ l’รtat Islamique du Sahel che funge da prolungamento nell’area saheliana di ISWAP (Islamique State West Africa Province) e ha un obiettivo simile allo Stato Islamico costituitosi a cavallo tra Siria e Iraq nel 2014.
Il nuovo governo si dovrร far carico di ristabilire una maggior sicurezza nel Paese e con chi sceglierร di farlo, se Francia, Russia o nuovi partner, lo scopriremo a breve. Tuttavia, per garantire una pace duratura l’approccio securitario non basta, occorre innanzitutto ristabilire una forte coesione sociale, investire molto nello sviluppo economico e sociale del Paese, ridurre il tasso di disoccupazione e il tasso di povertร , mitigare il cambiamento climatico e avviare una buona governance delle risorse. Un passaggio molto importante รจ atteso a metร mese dove per il 14-15 Ottobre รจ stata fissata la data per la nomina del nuovo presidente della transizione. Traorรฉ si รจ auto escluso dichiarando testualmente che avrebbe portato avanti solo gli “affari correnti” fino alla designazione di un nuovo presidente di transizione – civile o militare – da parte di una “Assemblea nazionale” costituita con la piรน ampia partecipazione di rappresentanti delle forze politiche, sociali e della societร civile.
Nonostante il contesto di grande instabilitร , Mani Tese continua con i suoi progetti a stare a fianco della popolazione, per favorire uno sviluppo sostenibile e comunitario, che promuova la pace e la cura delle risorse naturali attraverso un approccio agroecologico e di empowerment delle donne.
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Aggiornamento al 21 ottobre 2022
La sera del 14 ottobre il Capitano Ibrahim Traorรฉ รจ stato eletto presidente, quasi allโunanimitร , dallโAssemblea Nazionale. Il 15 ottobre ha iniziato il suo mandato recandosi al monumento di Thomas Sankara, commemorando i 35 anni dalla sua morte. Per i due giorni di Assise erano previste nuove manifestazioni, che sono perรฒ state contenute in alcune zone della capitale. Venerdรฌ 21 ottobre alle 10.00 ha prestato giuramento presso la sala delle udienze del Consiglio costituzionale ed รจ diventato ufficialmente il Presidente della Transizione.
Facciamo la pace, seminiamo giustizia
Un breve resoconto e alcune immagini dai campi estivi di Mani Tese 2022
di Tariku Rossi
Ho avuto il piacere di partecipare ai campi estivi di Mani Tese in qualitร di servizio civilista di Mani Tese da Milano.
I due campi a cui ho partecipato sono stati svolti in due sedi diverse della ONG, specificatamente: Mani tese Verbania (sul lago maggiore, Piemonte) e Mani tese Firenze (Scandicci, Toscana).
Con lโobiettivo comune di acquisire conoscenze e buone pratiche sulla giustizia ambientale, economica e sociale, abbiamo sperimentato attivitร pratiche e incontri di approfondimento per una durata complessiva di due settimane.
In queste settimane abbiamo imparato a riciclare ovvero a saper individuare le diverse tipologie di oggetti e le loro caratteristiche principali; rivalutare i materiali ancora utilizzabili e rivenderli alimentando cosรฌ lโeconomia circolare; abbiamo imparato a raccontare ai cittadini le nostre attivitร per renderli parte attiva di questa trasformazione.
Gli incontri di formazione e di approfondimento sono stati sulle tematiche della Pace e della Nonviolenza e sono stati svolti da associazioni che si occupano proprio di sensibilizzare i cittadini su questi temi. Abbiamo dialogato con esperti nel settore sociale, svolto laboratori di teatro e di arte.
Quello che mi ha reso felice e che mi ha dato ancora piรน fiducia nel futuro รจ stato proprio il legame tra le altre persone e le associazioni territoriali. In questa relazione ho visto la ricchezza e il superpotere per cambiare le cose partendo dal basso.
Quello che trovo straordinario nel fare volontariato รจ sperimentare uno stile di vita comunitario all’insegna della sobrietร e del lavoro comune a sostegno dei progetti di sviluppo nel Sud del mondo.
Di seguito alcune foto dei campi estivi scattate da Tariku Rossi:
Lotta per la resilienza ai cambiamenti climatici
Venerdรฌ 7 ottobre 2022 organizzeremo il workshop pubblico โLotta per la resilienza ai cambiamenti climaticiโ nel quadro del progetto di Mani Tese “WONA: orti e vivai urbani e politiche cittadine per promuovere la sostenibilitร alimentare ed ambientale di Quelimane” cofinanziato da Regione Emilia Romagna. Si tratta di un intervento che Mani Tese, insieme a UPC-Z, […]
Venerdรฌ 7 ottobre 2022 organizzeremo il workshop pubblico โLotta per la resilienza ai cambiamenti climaticiโ nel quadro del progetto di Mani Tese “WONA: orti e vivai urbani e politiche cittadine per promuovere la sostenibilitร alimentare ed ambientale di Quelimane” cofinanziato da Regione Emilia Romagna.
Si tratta di un intervento che Mani Tese, insieme a UPC-Z, al municipio di Quelimane e alla Fondazione E35, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, sta attuando nella Provincia della Zambezia in Mozambico.ย
โWonaโ in Machuabo, lingua bantu del distretto di Quelimane, significa โvisioneโ. Il progetto intende infatti promuovere una visione per un futuro sostenibile che, per i partner, si basa su tre pilastri: lo sviluppo rurale connesso alla rigenerazione urbana, lโagricoltura agroecologica e sostenibile a garanzia di qualitร e sicurezza alimentare, la promozione di politiche di lotta e di adattamento ai cambiamenti climatici attraverso la riforestazione e la rigenerazione verde urbana in ottica partecipativa delle comunitร .
Il workshop si terrร on line venerdรฌ 7 ottobre dalle 10.00 alle 13.00. ร possibile partecipare allโincontro collegandosi al link https://bit.ly/3S7fjFU*
Lโevento vuole rappresentare una finestra di scambio di buone pratiche tra le Istituzioni del Comune di Quelimane e di Pemba in Mozambico, e del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna in Italia, affrontando in modo particolare il tema della rigenerazione verde urbana.
*Nota: Lโincontro si terrร in lingua portoghese.
Inizia la scuola, ecco le nostre proposte educative!
La campanella dei primi giorni di scuola รจ suonata da poco e anche questโanno noi di Mani Tese siamo pronti a lavorare insieme agli insegnanti per formare giovani cittadini, attivi, globali e attenti alla sostenibilitร . Ci alleneremo per capire e praticare lโAgenda 2030, seguendo le sue 5P chiave. I nostri percorsi educativi, realizzati in collaborazione […]
La campanella dei primi giorni di scuola รจ suonata da poco e anche questโanno noi di Mani Tese siamo pronti a lavorare insieme agli insegnanti per formare giovani cittadini, attivi, globali e attenti alla sostenibilitร .
Ci alleneremo per capire e praticare lโAgenda 2030, seguendo le sue 5P chiave.
I nostri percorsi educativi, realizzati in collaborazione con Reattiva, sono dei laboratori interattivi di educazione civica, ispirati al Cooperative e al Transformative Learning.
Si tratta di lezioni coinvolgenti costruite in modo ludico-didattico e guidate dai nostri formatori esperti per classi e gruppi di ogni etร .
I temi affrontati spaziano dal diritto al cibo, alla fast fashion, al cambiamento climatico.
Parleremo insieme di attualitร , di come le sfide del XXI secolo siano tra loro interconnesse e di come possiamo fare la nostra parte.
Le novitร di questโanno
Questโanno abbiamo ideato e prodotto due giochi didattici, utili per organizzare le lezioni interattive sui temi di educazione civica.
Il gioco โLโASSEMBLEA DELLE NAZIONIโ
Un gioco di ruolo che si basa su una simulazione dei negoziati internazionali e, in particolare, prende spunto dallโAssemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) permettendo ai/alle partecipanti di comprendere la complessitร delle dinamiche politiche internazionali e di conoscere lโAgenda 2030.
Il gioco โFAโ UN PASSO AVANTIโ
Faโ un passo avanti รจ un gioco di ruolo incentrato sul tema dei Diritti dei Ragazzi/e, rivisitato sul tema dellโAgenda 2030. Aiuta a sperimentare le disparitร economiche e sociali come fattori di violazione dei diritti oppure come ostacolo al loro pieno raggiungimento.