L’acqua e il lavoro liberano le donne del Benin

Inaugurati i nuovi pozzi e l’atelier di trasformazione della manioca che sarà gestito dai gruppi di donne.

Presente in Benin dal 1979, Mani Tese accompagna da tempo il popolo beninese nella lotta contro la povertà. Da alcuni anni il nostro lavoro si concentra in particolare nel dipartimento di Atacora, dove ci occupiamo della fornitura di acqua potabile, della costruzione di aule e più in generale del diritto all’educazione e, infine, della formazione in tecniche di produzione agro-ecologica per garantire la sovranità alimentare delle comunità.

Mani Tese lavora inoltre per promuovere l’empowerment femminile attraverso il sostegno a gruppi di donne per sviluppare attività generatrici di reddito. 

Nell’ambito del progetto “Miglioramento della sicurezza alimentare e delle condizioni igienico-sanitarie delle comunità agricole del dipartimento dell’Atacora” nelle ultime settimane abbiamo inaugurato dei pozzi d’acqua sia nuovi che risistemati – e un atelier con magazzino e attrezzature per la lavorazione e la trasformazione della manioca. 

I gruppi di donne di Pélima, Orou-kayo e di Bongou, dopo aver seguito un percorso di formazione sulla trasformazione dei prodotti e sull’agroecologia, sulla leadership e sull’organizzazione e la gestione dei centri di trasformazione, a seguito delle inaugurazioni sono stati ufficialmente incaricati di prendersi cura della gestione dei nuovi atelier. Dal loro impegno, infatti, dipenderà il miglioramento non solo della propria condizione economica e sociale ma anche di quella delle loro famiglie e del loro villaggio.

Le cerimonie di inaugurazione nei tre comuni si sono tutte svolte con un momento iniziale di presentazione del progetto da parte del Rappresentante Paese di Mani Tese in Benin, Achille Yotto Tepa, seguito da una serie di testimonianze da parte delle donne dei gruppi di trasformazione e dai ringraziamenti delle autorità locali, con l’intermezzo di danze e canti tradizionali.

Vogliamo vedere queste donne sentirsi ricompensate dal loro lavoro e vogliamo vederle cambiare le loro condizioni di vita e quelle dei loro figli, dando il buon esempio a tutti gli abitanti del villaggio” ha affermato Achille aprendo la cerimonia inaugurale a Pélima.

Le autorità hanno raccontano come, in tutte le località, prima di questo intervento ci fossero delle serie difficoltà nell’accesso all’acqua potabile e come, a causa di ciò, le donne fossero costrette a dedicare l’intera giornata al recupero dell’acqua per la famiglia. Con i nuovi pozzi, però, ora la situazione cambierà. “L’acqua è innanzitutto una fonte di vita” ha affermato il rappresentante dell’onorevole Abdoulaye GounouQuando si ha un punto d’acqua all’interno di un villaggio si liberano le donne”.

Anche i centri di trasformazione della manioca saranno preziosi perché permetteranno di trasformare la manioca localmente consentendo alle donne di lavorare e di avere un ritorno economico per pagare l’istruzione dei figli e prendersi cura della famiglia. La produzione locale di manioca, grazie ai macchinari donati, potrà creare un florido mercato locale che farà conoscere i prodotti anche al di fuori dei villaggi.

Le presidenti dei gruppi locali SANKO di Pélima, CHABI Elisabeth di Orou-kayo e KPAGRE Kayaou di Bongou hanno ringraziato i donatori e Mani Tese per aver permesso a tutte loro “di diventare le grandi donne del villaggio”.

Finalmente abbiamo ottenuto ciò che desideravamo da tempo” ha dichiarato la presidente del gruppo di donne di Bongou La nostra promessa è quella di impegnarci a usare al meglio quanto ricevuto, perché siamo sicure che tutto questo sarà di grande impatto nella nostra comunità”.

Qui di seguito alcune foto dell’inaugurazione.

Cibo, Clima e Città

Scuola di attivismo gratuita per approfondire la conoscenza delle relazioni tra sistemi alimentari, clima e città e diventare protagonisti nella lotta alla crisi climatica.

LA SFIDA PER UN’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE

L’attuale sistema mondiale del cibo è responsabile di un terzo delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera e, allo stesso tempo, è uno dei settori economici più colpiti dal riscaldamento globale.

Cambiare i modelli di produzione e consumo di cibo è quindi una delle principali sfide da affrontare nel tentativo di mitigare e adattarci al cambiamento climatico in corso.

Le città, dove si produce l’80% delle emissioni globali di CO2 e l’80% del PIL, sono i luoghi primari in cui realizzare tale cambiamento.

La scuola di Mani Tese “CIBO, CLIMA E CITTÀ” nasce con l’obiettivo di rafforzare le competenze tecniche e politiche di 30 giovani attivisti e attiviste e costituire un gruppo di contatto tra reti giovanili, associazioni, Ong che operano a livello urbano e periurbano sul tema.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto internazionale Food Wave – Empowering Urban Youth for Climate Action”, co-finanziato dall’Unione Europea e promosso dal Comune di Milano insieme a Mani Tese, ActionAid Italia, ACRA e 24 partner di progetto in 16 paesi. Un progetto che mira a: (i) sensibilizzare i giovani in merito all’importanza di pratiche sostenibili di produzione e consumo alimentare a livello urbano per la mitigazione del cambiamento climatico; (ii) stimolare l’attivismo e fornire gli strumenti per influenzare le decisioni istituzionali, così che ragazzi e ragazze possano agire da protagonisti nella transizione verso un sistema alimentare sostenibile entro il 2030.

A CHI È RIVOLTA?

La scuola “CIBO, CLIMA E CITTÀ” è rivolta a giovani attivisti/e di età compresa tra il 20 e i 30 anni, domiciliati nelle città di Milano o Torino (e zone limitrofe), che desiderano acquisire gli strumenti per un’attivazione competente e consapevole sui cambiamenti climatici e in particolare, nell’ambito del progetto Food Wave, sulle connessioni tra cibo, clima e città.

Nella selezione dei partecipanti sarà data priorità ai candidati che esprimeranno esplicitamente la volontà di impegnarsi nella community internazionale di attivisti del progetto Food Wave anche oltre la durata dell’evento formativo. Per maggiori informazioni: www.foodwave.eu

DOVE E QUANDO?

La scuola si svolgerà a Milano nel mese di maggio 2022.

Considerato l’obiettivo di costituire un gruppo coeso che possa collaborare anche dopo la fine della scuola, è richiesto l’impegno a partecipare ad almeno il 75% degli incontri, con il primo e l’ultimo sabato obbligatori.

DATE E ORARI:

sabato 7 maggio dalle 10 alle 17
sabato 14 maggio dalle 10 alle 17
martedì 17 maggio dalle 18 alle 20 (online)
sabato 21 maggio dalle 10 alle 17
mercoledì 25 maggio dalle 18 alle 20 (online)
sabato 28 maggio dalle 10 alle 17

Dove non diversamente specificato, le attività si svolgeranno in presenza, compatibilmente con l’evoluzione dell’epidemia. I pranzi saranno offerti dagli organizzatori. In caso di emergenza, il programma si svilupperà, tutto o in parte, a distanza.

COME?

La scuola utilizzerà un approccio formativo esperienziale (learning by doing) strutturato secondo tre assi portanti, complementari tra di loro:

  • KNOWLEDGE, l’asse dei contenuti. Esploreremo la mappa delle connessioni tra politiche del cibo e cambiamenti climatici, individueremo i “blocchi” che impediscono la transizione verso un sistema alimentare sostenibile e rifletteremo insieme su come rimuoverli.
  • DISCOVERY, l’asse della ricerca. Conosceremo chi si sta già muovendo in città su questi temi per scoprire come li affronta, metteremo le nostre esperienze a confronto e ci chiederemo come farle parlare tra di loro.
  • CREATIVE COLLABORATION, l’asse dedicato al community organizing e all’advocacy. L’onda del cambiamento ha bisogno di partecipazione, creatività e idee. Quali sono le vostre? Come promuoverle all’interno delle comunità, grandi e piccole, di cui facciamo parte?

ISCRIZIONI

La partecipazione alla scuola è gratuita e per coloro che vivono fuori Milano è previsto un rimborso delle spese di viaggio da valutare caso per caso.

Per candidarsi, scrivere a advocacy@manitese.it entro lunedì 25 aprile 2022, specificando nell’oggetto “SCUOLA ATTIVISMO 2022” e allegando il proprio Curriculum Vitae e una lettera di motivazione in formato PDF.

Il comitato di valutazione delle candidature invierà una email di avvenuta selezione entro venerdì 26 aprile 2022.

Att.ne: solo le persone selezionate riceveranno una comunicazione scritta.

IL PROGRAMMA

Clicca sul seguente link per scaricare il programma: https://www.manitese.it/wp-content/uploads/2022/04/scuola-di-attivismo-2022-programma.pdf

FOTO DELL’EDIZIONE PRECEDENTE

Guarda alcuni scatti dall’edizione 2021! InstagramFacebook

Ambiente e diritti umani: un confronto tra stakeholder per il business di domani

Il 10 maggio presso l’Università degli Studi di Milano si terrà un incontro pubblico sulla direttiva che mira a imporre alle imprese il rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.

Il 23 febbraio la Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva che prevede l’introduzione, a carico delle imprese, di obblighi di dovuta diligenza in materia di sostenibilità.

L’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la campagna Impresa 2030 – Diamoci una regolata, promuove un momento pubblico di confronto tra i principali attori del processo: imprese, sindacati, istituzioni ed enti del terzo settore.

Vi aspettiamo: martedì 10 maggio, dalle 14.30 alle 17.30, presso la Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano in via Sant’Antonio 12.

Per partecipare scrivere una mail a conferenza10maggiounimi@gmail.com specificando nome, cognome, ente di appartenenza e numero di telefono.

PROGRAMMA

SALUTI INTRODUTTIVI:

  • Marina Carini, Prorettrice alla Terza Missione, Attività Culturali e Impatto Sociale (Università degli Studi di Milano)
  • Chiara Amalfitano, Direttrice Dipartimento Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale (Università degli Studi di Milano)
  • Nerina Boschiero (Università degli Studi di Milano)
  • Martina Rogato (campagna Impresa2030)

RELAZIONI A CURA DI:

  • Angelica Bonfanti (Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale)
  • Marco Fasciglione (Human Rights International Corner; IRISS-CNR Centro Nazionale Ricerche)

TAVOLA ROTONDA CON:

  • Daniela Bernacchi (Global Compact Network Italia)*
  • Silvia Borelli (Università di Ferrara e Segretariato Europa della CGIL)
  • On. Brando Benifei (Parlamento Europeo, PD)
  • On. Fabio Massimo Castaldo (Parlamento Europeo, Movimento 5 Stelle)*
  • Giosuè De Salvo (campagna Impresa 2030)

Modera: Marco Girardo, caporedattore economia di Avvenire

* in attesa di conferma

Info e registrazioni

Per partecipare è importante prenotarsi scrivendo a conferenza10maggiounimi@gmail.com. Nella mail va specificato nome, cognome, ente di appartenenza e numero di telefono.

La campagna Impresa2030. Diamoci una regolata

Impresa2030, Diamoci una regolata è una campagna di informazione, sensibilizzazione e advocacy, rivolta alla società civile e ai decisori politici affinché la forma definitiva della direttiva su dovuta diligenza in materia di ambiente e diritti umani sia efficace e tuteli le comunità.La campagna è promossa da un network di organizzazioni già impegnate nella difesa dei diritti umani nella propria azione quotidiana tra cui: ActionAid Italia, Equo Garantito, Fair, Fairtrade Italia, Focsiv, Fondazione Finanza Etica, Good Shepherd International Foundation, Human Rights International Corner, Large Movements, Mani Tese, Oxfam Italia, Save the Children e WeWorld.

Il Kenya fra code, aumento dei prezzi petroliferi e siccità

Continuano gli effetti della guerra in Ucraina con la scarsità e l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi, a cui si aggiunge lo spettro incombente della siccità.

In Kenya proseguono purtroppo le conseguenze della guerra in Ucraina di cui vi avevamo già parlato.

Da circa due settimane il Paese sta vivendo una carenza di prodotti petroliferi che generano lunghe code, caos e una rabbia montante. A Nairobi la maggior parte dei distributori è chiusa mentre i pochi distributori aperti vengono presi d’assalto generando lunghe code.

Fuori dalla capitale la situazione è anche peggiore: Nakuru, Marigat e Molo, le città di riferimento delle zone dove sono in corso i progetti di Mani Tese, sono a secco e la poca benzina è venduta a prezzi che superano anche il doppio del normale.  

La benzina ha raggiunto picchi di 250 scellini (circa 2 euro) al litro, un costo altissimo per il Kenya. I prezzi del trasporto pubblico sono andati alle stelle.  Come sempre, infatti, la scarsità ha generato comportamenti speculativi che aggiungono costi al già alto costo della vita.

Grazie all’intervento governativo, recentemente il prezzo ufficiale della benzina è fortunatamente sceso a 144 scellini al litro e la situazione si sta normalizzando, anche se il costo resta comunque elevato e la situazione ancora critica.

Si aggiunge così in Kenya un altro grave problema per un Paese già alle prese con il raddoppio del prezzo dei fertilizzanti e con gli aumenti delle materie prime alimentari causati dal conflitto in Ucraina.

Il governo ha stanziato un fondo speciale per far fronte alla situazione ma al momento non ci sono ancora segni di miglioramento. La vicina Somalia, nel frattempo, ha lanciato un appello su una crisi che sta mettendo a rischio milioni di persone.

In aggiunta alle conseguenze del conflitto, c’è poi il clima. Per la stagione umida, ormai in ritardo, in Kenya sono previste precipitazioni al di sotto della media, specie nelle zone aride. Si rischia così che le brevi piogge su terreni da mesi a secco provochino delle alluvioni.

Il nostro lavoro prosegue con difficoltà. Le pompe per l’acqua dei centri di allevamento sono a secco e stanno creando difficoltà per gli animali. Abbiamo anche dovuto rallentare le attività di coltivazione per il mancato arrivo delle precipitazioni.

Noi andiamo avanti cercando di dare il nostro supporto con tutto quello che abbiamo a disposizione e con l’aiuto di chiunque vorrà dare il proprio contributo.

Per sostenere il nostro impegno di giustizia in Kenya, usa la causale “Emergenza Kenya” e DONA ONLINE oppure via bonifico tramite iban IT 57 F 05018 01600 000010203040 e Bic/Swift CCRTIT2T84A intestati a Associazione MANI TESE ONG Onlus.

Burkina Faso: teatro e cinema per promuovere alimentazione sana e agroecologia

Nel villaggio di Podeogo, si è svolto un evento di sensibilizzazione con teatro e cinema per capire insieme come produrre cibo più sano e più sostenibile.

In Burkina Faso, nel villaggio di Podeogo (Regione del Centro), siamo attivi con il nuovo progetto Donne al centro per la transizione agroecologica, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, per promuovere l’agroecologia e il ruolo della donna nella produzione orticola.

Nell’ambito di questo progetto, nel mese di marzo, si è svolto un evento di sensibilizzazione, in collaborazione con il partner locale Watinoma, proprio per promuovere l’agricoltura sostenibile e un’alimentazione sana in un contesto di forte malnutrizione.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, con tante donne e bambini/e, e per far comprendere meglio, e in maniera piacevole, i contenuti dell’incontro si è deciso di sfruttare la potenza comunicativa del teatro e del cinema!

I/le partecipanti hanno così potuto assistere a uno spettacolo teatrale sul tema dell’agroecologia che metteva in risalto il rispetto della terra e disincentivava l’uso di prodotti chimici. A seguire, è stato proiettato il documentario “Burkinabè Bounty” che racconta la lotta per la sovranità alimentare in Burkina Faso.

Guarda il video dell’evento!

Il progetto

Con il progetto Donne al centro per la transizione agroecologica, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Mani Tese sostiene 70 donne del villaggio di Podeogo attraverso formazioni su agroecologia e nutrizione di base e con eventi di sensibilizzazione come quello descritto sopra.

Inoltre, lo staff di Mani Tese in Burkina Faso affianca le donne in un processo di transizione agroecologica con l’obiettivo di aumentare, diversificare e migliorare la qualità della produzione orticola per il consumo familiare del villaggio.

Il contesto

Il villaggio di Podeogo, nel dipartimento di Koubri, provincia di Kadiogo, Regione del centro del Burkina Faso, dista soli 35 km dalla capitale Ouagadougou, ma per arrivarci bisogna percorre circa 5 km di strada non asfaltata che durante la stagione delle piogge causa problemi ai mezzi di trasporto.

Per fortuna, al momento, in quest’area non si segnalano problemi di sicurezza legati al terrorismo, ma in compenso i tassi di malnutrizione sono molto alti, soprattutto tra le donne in età fertile. Qui, secondo i dati del Ministero della Salute del Burkina Faso, solo il 25,9% delle donne che consumano tutti i gruppi alimentari.

Per sostenere il progetto dona qui: donazioni.manitese.it

Qui di seguito alcune foto dell’evento.

“Mani-Fest” giochiamo per bene!

Sabato 14 maggio ti aspettiamo al MANI-FEST, un evento in cui passeremo un pomeriggio alternativo all’insegna del divertimento e della condivisione!

Costruiamo insieme un mondo più giusto per tutti e per tutte!

Il Mani-Fest sarà un pomeriggio alternativo all’insegna del divertimento e della condivisione! Tra giochi, buona musica e un delizioso rinfresco, avremo l’occasione di confrontarci e riflettere insieme sui piccoli gesti che ognuno di noi può fare per costruire un mondo più giusto per le generazioni future.

L’evento si svolgerà sabato 14 maggio a partire dalle ore 14:00 presso l’Oratorio S.s. Nazaro e Celso in Via Bonaventura Zumbini 19 a Milano.

Partiremo con una breve presentazione iniziale che ci darà modo di conoscerci meglio e di spiegare come si svolgeranno le varie attività in programma.

Verranno proposti giochi e attività, adatti sia a grandi che piccini, in modo che tutti possano divertirsi insieme. Attraverso esercizi di immedesimazione, prenderemo consapevolezza delle disuguaglianze sociali nelle varie parti del mondo, scopriremo il percorso di una semplice t-shirt di cotone, realizzeremo l’impatto del nostro stile di vita consumistico sul pianeta.

Alle 15:00 avrà inizio l’ESCAPE GAME di Mani Tese, una sfida a squadre (da 3 a 5 giocatori) in cui dovrete mettere in gioco tutte le vostre abilità per risolvere enigmi e superare ostacoli! Le squadre che arriveranno sul podio saranno premiate con un regalo speciale della nostra Cooperativa Sociale Mani Tese.

Per concludere, dalle 17:00 un aperitivo vegano a buffet con due drink inclusi, che comprenderà varie delizie a base di frutta e verdura. L’aperitivo sarà organizzato grazie al prezioso contributo di RECUP, un’associazione milanese che si impegna ogni giorno per combattere gli sprechi alimentari e l’esclusione sociale nei mercati rionali della città.

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO:

  • Ore 14:00 – 15:00 | Registrazione + Presentazione + Giochi e attività
  • Ore 15:00 – 17:00 | Escape Game a squadre + Premiazione vincitori
  • Ore 17:00 – 19:00 | Aperitivo vegano a buffet con bevande incluse

 

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi effettuando una donazione di 20 euro per persona. Grazie alla quota di partecipazione avrete accesso a tutte le attività, all’aperitivo e riceverete un gadget ufficiale dell’evento. Inoltre, il vostro contributo ci aiuterà a sostenere i nostri progetti!

PROCEDURA DI ISCRIZIONE:

  • clicca sul LINK https://donazioni.manitese.it/
  • effettua una DONAZIONE SINGOLA di 20 euro (a persona)
  • compila il FORM con i tuoi dati e il tuo CODICE FISCALE (per fini assicurativi)
  • IMPORTANTE! Inserisci nella sezione “Messaggio” la causale QUOTA PARTECIPAZIONE MANI FEST
  • completa il PAGAMENTO per confermare l’iscrizione

 

 

 

Per ulteriori informazioni e per segnalare allergie o intolleranze alimentari potete scrivere a comunicazione@manitese.it oppure chiamare il 3929584447.

In caso di maltempo tutte le attività verranno regolarmente svolte al chiuso.

Mozambico, piantiamo alberi nella giornata internazionale delle foreste

Nell’ambito del progetto Wona in Mozambico, nella città di Quelimane sono state piantate 432 piantine di acacia per aumentare il verde urbano.

Nella città di Quelimane (Mozambico) siamo attivi con un nuovo progetto per promuovere la sostenibilità ambientale e combattere i cambiamenti climatici.

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, il 21 marzo, è stata quindi svolta un’attività di piantumazione di alberi per aumentare il verde urbano e sensibilizzare la cittadinanza.

Nella giornata sono state coinvolte 40 persone, tra cui il coordinatore di progetto di Mani Tese, il direttore del vivaio municipale e lo staff tecnico del consiglio comunale, l’associazione Access, rappresentanti dei quartieri della città, giovani attivisti e attiviste e semplici cittadini e cittadine.

L’attività è cominciata la mattina presto, alle 7 e mezza, presso il vivaio comunale dove è stata effettuata la selezione delle piantine tenendo conto della loro età e del loro stato fitosanitario. Per la precisione, sono state identificate 432 piantine di acacia di due specie ovvero l’acacia rossa e l’acacia albizia (o acacia di Costantinopoli).

Le piantine sono state quindi caricate su un mezzo di Mani Tese e ci si è recati tutti e tutte in Avenida 25 de Junho a Quelimane per eseguire la piantumazione.

I/le partecipanti si sono divisi in gruppi e un primo gruppo di persone si occupava di fare delle piccole buche, un secondo gruppo effettuava la piantumazione, mentre un terzo gruppo posizionava dei piccoli recinti protettivi per ridurre il rischio di danni alla piantine.

L’attività è durata circa 2 ore ed è stato oggetto del rimboschimento più di 1 km di strada. I/le partecipanti, soddisfatti del lavoro, sono poi tornati/e al vivaio comunale per un momento di riflessione e un rinfresco.

L’attività rientra nell’ambito del progetto Wona, svolto in collaborazione con Fondazione E-35, Municipio di Quelimane e UPC-Z (Unione Provinciale dei Contadini della Zambezia) e cofinanziato da Regione Emilia-Romagna e Fondazione E-35.

Qui di seguito alcune foto della giornata.

La pace non si costruisce con le armi

La pace è per tutti o non è per nessuno e si costruisce con la cultura del rispetto dell’altro, la cooperazione e la promozione di stili di vita responsabili per l’ambiente e la giustizia. La nostra adesione alla Marcia della Pace Perugia-Assisi del 24 aprile.

Sono passate settimane dall’inizio del conflitto in Ucraina. Come in Jugoslavia, in Iraq, in Siria, in Burkina Faso, la follia della guerra ha orizzonti infiniti e impatti devastanti sulle popolazioni civili generando morti, feriti e milioni di profughi. Questa è una guerra che dobbiamo affrontare senza ipocrisie.

Come molti oggi sentiamo che più forte si deve alzare la voce contro questa guerra e contro tutte le guerre, dovunque scoppino, qualunque sia la loro forma e qualsiasi il nome che viene dato loro. Ci opporremo sempre a chi la guerra la desidera, la fomenta o la prepara.

Contestiamo la scelta del governo italiano di inviare armi in Ucraina a pochi giorni dall’invasione russa, privandosi subito della possibilità di agire un negoziato. Riteniamo scellerata la scelta di aumentare le spese militari fino al 2% del PIL, così come richiesto dalla NATO, denunciamo la militarizzazione dei nostri territori e rilanciamo la necessità di adottare, di nuovo dopo 40 anni, l’obiezione di coscienza alla spese militari. Ci sembra incredibile che ancora si possa scegliere di perseverare in politiche di guerra, distruttive delle persone, dei popoli, del pianeta. Lo dice la storia e lo sanno anche i bambini: la Pace non si costruisce con le armi. La Pace si costruisce con la cultura del rispetto dell’altro, con la cooperazione e con la promozione di stili di vita responsabili per l’ambiente e per la giustizia. La Pace è per tutti o non è per nessuno.

A fianco di tante realtà locali, Mani Tese, con i suoi gruppi, associazioni e cooperative, si è subito attivata per gli aiuti ai rifugiati e i presidi territoriali. Sosteniamo le realtà locali che organizzano l’accoglienza della popolazione ucraina in fuga dalla guerra, così come abbiamo sempre fatto e continueremo a fare per chi arriva da ogni parte del mondo. Anche per chi fugge dalle guerre combattute con armi diverse: quelle della povertà e della schiavitù, dello sfruttamento e dell’accaparramento delle risorse, armi altrettanto mortali e distruttive che minacciano la sopravvivenza e la capacità di futuro delle popolazioni che affianchiamo attraverso i progetti di cooperazione internazionale. Per questo promuoviamo il diritto all’accoglienza di tutti i profughi e ci opponiamo all’ottica razzista che applica i distinguo alle medesime sofferenze umane.

Siamo vicini al popolo russo, prossima vittima di questa assurda guerra e in particolare ai russi che si oppongono alla guerra e che per questo sono perseguitati. In questo periodo così difficile continueremo il nostro impegno di giustizia anche promuovendo l’impegno di non finanziare tutte quelle realtà coinvolte nella produzione e commercializzazione di armi.

Cosa stiamo facendo e cosa possiamo fare come donne e uomini di pace? Come facciamo a non essere immobili davanti a questa ennesima strage e davanti a questa sconfitta umana? Da parte nostra, non possiamo che continuare a portare avanti il nostro impegno, che è iniziato ormai quasi sessant’anni fa.

Attraverso i progetti di sviluppo sostenibile, l’educazione alla cittadinanza globale, i percorsi di inclusione e di contrasto alle ingiustizie sociali e ambientali, la promozione del servizio civile universale, l’apertura di spazi di socialità e di educazione alla pace e l’impegno a sviluppare un’economia solidale lottiamo ogni giorno per costruire un mondo più giusto. Il nostro lavoro in Africa, in Asia, in America Latina e nei tanti territori italiani in cui operiamo, è un’azione concreta per contrastare i meccanismi che sono alla base di ogni guerra.

Forte di questo impegno che condivide con moltissimi volontari e sostenitori, Mani Tese aderisce alla Marcia della Pace Perugia-Assisi straordinaria del 24 aprile 2022, per riaffermare insieme a tutti gli operatori di pace e di giustizia il Diritto alla Pace, così semplice e oggi così lontano.