Convegno alla Statale di Milano

L’Africa esposta. Realtà e rappresentazioni del continente africano nelle esposizioni universali dall’Ottocento al 2015. 14 ottobre 2015 Università degli Studi di Milano Aula Malliani, via Festa del Perdono 7 Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un immaginario sul continente africano che si conferma oggi più vivo che mai. 

L’Africa esposta. Realtà e rappresentazioni del continente africano nelle esposizioni universali dall’Ottocento al 2015.

14 ottobre 2015
Università degli Studi di Milano

Aula Malliani, via Festa del Perdono 7

Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un immaginario sul continente africano che si conferma oggi più vivo che mai. 

3 milioni di firme per fermare il TTIP

La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli […]

La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli connessi al TTIP e al CETA, di dimostrare alle istituzioni europee che un ampio numero di cittadini si oppone a questi trattati, di costruire un forte movimento di opposizione in grado di diffondersi in tutti i paesi dell’UE, di difendere un sistema di garanzia dei diritti evoluto come quello europeo e di chiedere con forza modelli economico-finanziari equi e giusti che garantiscano livelli di sviluppo sostenibili”.

Nelle carceri della Guinea Bissau

L’ Unione Europea (delegazione della Guinea Bissau) annuncia l’inizio delle attività di alfabetizzazione e di formazione professionale nei carceri di Bafatà e Mansoa Il progetto europeo “Il prigioniero ha valore – EIDHR/2014/353-603” promuove il reinserimento sociale e la promozione dei diritti dei prigionieri in Guinea Bissau e offre al 90% dei detenuti presenti nelle strutture […]

L’ Unione Europea (delegazione della Guinea Bissau) annuncia l’inizio delle attività di alfabetizzazione e di formazione professionale nei carceri di Bafatà e Mansoa

Il progetto europeo “Il prigioniero ha valore – EIDHR/2014/353-603” promuove il reinserimento sociale e la promozione dei diritti dei prigionieri in Guinea Bissau e offre al 90% dei detenuti presenti nelle strutture carcerarie l’opportunità di beneficiare di 3 livelli di formazione: I livello (alfabetizzazione e cittadinanza), II livello (tecnico- professionale in ambito di agricoltura, allevamento, e artigianato), III livello (gestione di attività generatrici di reddito).

Oggi, 5 ottobre, Mani Tese, in coordinamento con il Ministero della Giustizia della Guinea Bissau e la Direzione Generale dei Servizi Carcerari, inaugurerà a Bafatà e a Mansoa l’avvio dei corsi di alfabetizzazione per i reclusi delle due rispettive prigioni. Questi corsi, cosi come tutte le attività di formazione professionale che saranno realizzate nei due centri di detenzione, sono complementari alle attività di assistenza psico-sociale, funzionale alla ricostruzione di un’identità positiva e proattiva, garantite sempre nell’ambito del presente progetto.

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3 OTTOBRE 2015 – SECONDO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI LAMPEDUSA Diciamo no alla globalizzazione dell’indifferenza

Sono passati due anni da quel 3 ottobre 2013 nel quale 368 persone persero la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa.  In questo giorno vogliamo ricordare tutte le vittime del Mediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel Mar Egeo, che, nel 2015, sono già 3000 (fonte l’UNHCR). A questi si aggiungono le 3500 morte nel […]

Sono passati due anni da quel 3 ottobre 2013 nel quale 368 persone persero la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. 

In questo giorno vogliamo ricordare tutte le vittime del Mediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel Mar Egeo, che, nel 2015, sono già 3000 (fonte l’UNHCR). A questi si aggiungono le 3500 morte nel 2014 tra migranti e rifugiati. Questa  la distinzione spesso utilizzata per identificare le vittime del mare che noi non accettiamo: il nostro appello è all’Europa affinché possa impegnarsi concretamente nel salvataggio delle vite umane nel Mediterraneo e affinché non si costruiscano nuovi muri e barriere bensì corridoi umanitari e politiche di accoglienza.

Mani Tese, che da 50 anni lavora con le comunità locali del Sud del mondo e per la giustizia sociale, crede nella pace e nella possibilità di realizzare un nuovo modello economico sostenibile che comprenda il dialogo, l’incontro tra culture, persone e valori con pari dignità. Ed è per questo che dobbiamo impegnarci per progetti reali di accoglienza e sviluppo delle comunità locali.

Nell’ Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco si legge: “Bisogna rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia umana. Non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e per ciò stesso non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza”

10 ottobre: fermiamo il TTIP!

Riceviamo l’appello dalla Campagna Stop-TTIP  che divulghiamo: “Dal 10 al 17 ottobre in tutta Europa si celebra la Settimana europea di mobilitazione Stop TTIP (l’accordo di libero scambio e investimenti tra Unione Europea e Stati Uniti), ma che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori anche sul TPP (il trattato di libero commercio e investimenti transpacifico tra […]

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Riceviamo l’appello dalla Campagna Stop-TTIP  che divulghiamo:

“Dal 10 al 17 ottobre in tutta Europa si celebra la Settimana europea di mobilitazione Stop TTIP (l’accordo di libero scambio e investimenti tra Unione Europea e Stati Uniti), ma che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori anche sul TPP (il trattato di libero commercio e investimenti transpacifico tra Stati Uniti, Canada e vari Paesi asiatici), il TiSA (il negoziato di liberalizzazione dei servizi, che tocca molti settori) e il CETA (il trattato di libero scambio e investimenti tra Canada e Unione Europea. Dal 15 al 17 ottobre a Bruxelles, insieme ai movimenti europei contro l’austerità, molte associazioni che si battono contro il TTIP protesteranno contro il Vertice europeo mentre il 14 ottobre negli Usa si celebrerà una giornata d’azione sull’impatto dei cambiamenti climatici.

Il 10 OTTOBRE, in questo quadro, IN TUTTA EUROPA CELEBRIAMO UNA GIORNATA STOP TTIP! 

Si svolgeranno eventi delocalizzati nella maggior parte dei Paesi dell’Unione. La più grande manifestazione è attesa a Berlino (e il Comitato Stop TTIP Bolzano parteciperà a quella mobilitazione), ma c’è bisogno che anche in moltissime città italiane si svolgano iniziative di informazione e mobilitazione.”

A questo link https://www.trade4people.org/ potete trovare le attività previste in Europa. 

Per ulteriori informazioni e per firmare CLICCA QUI!

Quando mangio mi sento un Re…a Expo!

Mani Tese insieme a Varvello 1888 vi invitano al lancio della Campagna “Quando mangio mi sento un Re”. Giovedì 1 Ottobre c/o EXPO Milano 2015 – ore 18 Cluster Cereali e Tuberi Showcooking dello Chef Stellato Paolo Gramaglia …e approfondimenti culturali legati ai suoi studi su cibi e pani dell’antica Pompei.

Mani Tese insieme a Varvello 1888 vi invitano al lancio della Campagna

“Quando mangio mi sento un Re”.

Giovedì 1 Ottobre c/o EXPO Milano 2015 – ore 18 Cluster Cereali e Tuberi

Showcooking dello Chef Stellato Paolo Gramaglia

…e approfondimenti culturali legati ai suoi studi su cibi e pani dell’antica Pompei.

La Marcia degli scalzi

Corridoi uma­ni­tari sicuri per le vit­time di guerre, acco­glienza degna e rispet­tosa per tutti, chiu­sura e sman­tel­la­mento di tutti i luo­ghi di con­cen­tra­zione e deten­zione, creazione di un sistema unico di asilo in Europa. Questi sono i grandi cambiamenti necessari nelle politiche migratorie per le associazioni promotrici della Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi […]

Corridoi uma­ni­tari sicuri per le vit­time di guerre, acco­glienza degna e rispet­tosa per tutti, chiu­sura e sman­tel­la­mento di tutti i luo­ghi di con­cen­tra­zione e deten­zione, creazione di un sistema unico di asilo in Europa. Questi sono i grandi cambiamenti necessari nelle politiche migratorie per le associazioni promotrici della Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi che partirà stasera da Porta Genova e che vedrà anche Mani Tese partecipare con volontari e operatori.

“È arri­vato il momento di deci­dere da che parte stare”, afferma il manifesto. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte degli uomini, delle donne e dei bambini che ogni giorno lasciano la propria casa per sfuggire alla povertà, alle diseguaglianze, alle guerre, alla violenza. “Mani Tese esplicita il suo impegno di giustizia come tensione verso l’uguaglianza nel desiderio e la volontà che tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro collocazione geografica, abbiano le stesse opportunità e possano rivendicare, esercitare ed attuare le proprie libertà fondamentali” – afferma Valerio Bini, Presidente – “Questo simbolico cammino insieme significa per noi ripudiare le guerre e i nuovi colonialismi per iniziare un percorso di cambiamento che possa riunire tutti nella consapevolezza della necessità di un nuovo assetto mondiale”.

Accogliere, ascoltare, dare rifugio alle persone che affrontano questo percorso di sofferenza vuol dire lottare per i diritti e le libertà di tutti e tutte, “per­ché la sto­ria appar­tenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro cam­mi­nare insieme”.

Aderiscono all’iniziativa: Mani Tese Nazionale, Mani Tese Faenza, Mani Tese Bulciago, Mani Tese Sicilia, Mani Tese Cagliari (in continuo aggiornamento) 

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Riusanze 2015 e smart camp Riusanze a Forte Carpenedo: dall’abuso al riuso.

Nei giorni 11, 12 e 13 settembre i gruppi Mani Tese di Mestre, Padova e Treviso organizzeranno a Forte Carpenedo in via Vallon 101 a Mestre un campo di lavoro di tre giorni durante il quale con giovani provenienti da tutta Italia e comitati locali approfondiremo tematiche quali il cosiddetto “Land grabbing”, la valorizzazione dei […]

Nei giorni 11, 12 e 13 settembre i gruppi Mani Tese di Mestre, Padova e Treviso organizzeranno a Forte Carpenedo in via Vallon 101 a Mestre un campo di lavoro di tre giorni durante il quale con giovani provenienti da tutta Italia e comitati locali approfondiremo tematiche quali il cosiddetto “Land grabbing”, la valorizzazione dei beni comuni e le esperienze locali in difesa del territorio.