Corridoi umanitari sicuri per le vittime di guerre, accoglienza degna e rispettosa per tutti, chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione, creazione di un sistema unico di asilo in Europa. Questi sono i grandi cambiamenti necessari nelle politiche migratorie per le associazioni promotrici della Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi che partirà stasera da Porta Genova e che vedrà anche Mani Tese partecipare con volontari e operatori.
“È arrivato il momento di decidere da che parte stare”, afferma il manifesto. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte degli uomini, delle donne e dei bambini che ogni giorno lasciano la propria casa per sfuggire alla povertà, alle diseguaglianze, alle guerre, alla violenza. “Mani Tese esplicita il suo impegno di giustizia come tensione verso l’uguaglianza nel desiderio e la volontà che tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro collocazione geografica, abbiano le stesse opportunità e possano rivendicare, esercitare ed attuare le proprie libertà fondamentali” – afferma Valerio Bini, Presidente – “Questo simbolico cammino insieme significa per noi ripudiare le guerre e i nuovi colonialismi per iniziare un percorso di cambiamento che possa riunire tutti nella consapevolezza della necessità di un nuovo assetto mondiale”.
Accogliere, ascoltare, dare rifugio alle persone che affrontano questo percorso di sofferenza vuol dire lottare per i diritti e le libertà di tutti e tutte, “perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme”.
Aderiscono all’iniziativa: Mani Tese Nazionale, Mani Tese Faenza, Mani Tese Bulciago, Mani Tese Sicilia, Mani Tese Cagliari (in continuo aggiornamento)