Food Up!
Food up! From grassroot alternative food systems to new forms of food governance” 23/25 ottobre 2015 Binario 7 “Urban Center”, Monza, Italia
Food up! From grassroot alternative food systems to new forms of food governance” 23/25 ottobre 2015 Binario 7 “Urban Center”, Monza, Italia
Lo scorso 16 Novembre si è celebrato il World Food Day. Una occasione, specie durante l’anno di Expo 2015 e Expo dei Popoli, per ribadire le nostre posizioni a un cibo “good, clean and fair”. E in contemporanea con i tanti eventi in Italia anche in Kenya si è celebrata la giornata, organizzata da PARTICIPATORY […]
Lo scorso 16 Novembre si è celebrato il World Food Day. Una occasione, specie durante l’anno di Expo 2015 e Expo dei Popoli, per ribadire le nostre posizioni a un cibo “good, clean and fair”.
E in contemporanea con i tanti eventi in Italia anche in Kenya si è celebrata la giornata, organizzata da PARTICIPATORY ECOLOGICAL LAND USE MANAGEMENT (PELUM-KENYA), organizzazione Non Governativa che lavora nella contea di Nakuru con il Baraka Agriculture College (BAC), Network for Eco-farming in Africa (NECOFA), Agriculture Rural Development Program (ARDP) and Maendeleo Endelevu Action Program (MEAP).
“La fame si può vincere. A volte si sente dire che la fame esiste perché sulla terra non c’è cibo sufficiente per nutrire tutti gli uomini. Ma secondo la FAO l’attuale produzione di cereali potrebbe fornire a ogni uomo, donna e bambino che vivono sulla terra più di 3000 calorie e ben 65 grammi di […]
“La fame si può vincere. A volte si sente dire che la fame esiste perché sulla terra non c’è cibo sufficiente per nutrire tutti gli uomini. Ma secondo la FAO l’attuale produzione di cereali potrebbe fornire a ogni uomo, donna e bambino che vivono sulla terra più di 3000 calorie e ben 65 grammi di proteine al giorno. Inoltre la terra può garantire una produzione di cereali 25 volte superiore a quella attuale. Eppure la fame esiste e assume proporzioni sempre più drammatiche. Stime prudenti indicano che nel mondo almeno 460 milioni di persone soffrono di carenze alimentari molto gravi e coloro che non mangiano a sufficienza sono ben due miliardi. […] La fame è una ingiustizia e non una fatalità.”
L’Africa esposta. Realtà e rappresentazioni del continente africano nelle esposizioni universali dall’Ottocento al 2015. 14 ottobre 2015 Università degli Studi di Milano Aula Malliani, via Festa del Perdono 7 Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un immaginario sul continente africano che si conferma oggi più vivo che mai.
14 ottobre 2015
Università degli Studi di Milano
Aula Malliani, via Festa del Perdono 7
Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un immaginario sul continente africano che si conferma oggi più vivo che mai.
La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli […]
La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli connessi al TTIP e al CETA, di dimostrare alle istituzioni europee che un ampio numero di cittadini si oppone a questi trattati, di costruire un forte movimento di opposizione in grado di diffondersi in tutti i paesi dell’UE, di difendere un sistema di garanzia dei diritti evoluto come quello europeo e di chiedere con forza modelli economico-finanziari equi e giusti che garantiscano livelli di sviluppo sostenibili”.
L’ Unione Europea (delegazione della Guinea Bissau) annuncia l’inizio delle attività di alfabetizzazione e di formazione professionale nei carceri di Bafatà e Mansoa Il progetto europeo “Il prigioniero ha valore – EIDHR/2014/353-603” promuove il reinserimento sociale e la promozione dei diritti dei prigionieri in Guinea Bissau e offre al 90% dei detenuti presenti nelle strutture […]
L’ Unione Europea (delegazione della Guinea Bissau) annuncia l’inizio delle attività di alfabetizzazione e di formazione professionale nei carceri di Bafatà e Mansoa
Il progetto europeo “Il prigioniero ha valore – EIDHR/2014/353-603” promuove il reinserimento sociale e la promozione dei diritti dei prigionieri in Guinea Bissau e offre al 90% dei detenuti presenti nelle strutture carcerarie l’opportunità di beneficiare di 3 livelli di formazione: I livello (alfabetizzazione e cittadinanza), II livello (tecnico- professionale in ambito di agricoltura, allevamento, e artigianato), III livello (gestione di attività generatrici di reddito).
Oggi, 5 ottobre, Mani Tese, in coordinamento con il Ministero della Giustizia della Guinea Bissau e la Direzione Generale dei Servizi Carcerari, inaugurerà a Bafatà e a Mansoa l’avvio dei corsi di alfabetizzazione per i reclusi delle due rispettive prigioni. Questi corsi, cosi come tutte le attività di formazione professionale che saranno realizzate nei due centri di detenzione, sono complementari alle attività di assistenza psico-sociale, funzionale alla ricostruzione di un’identità positiva e proattiva, garantite sempre nell’ambito del presente progetto.
Sono passati due anni da quel 3 ottobre 2013 nel quale 368 persone persero la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. In questo giorno vogliamo ricordare tutte le vittime del Mediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel Mar Egeo, che, nel 2015, sono già 3000 (fonte l’UNHCR). A questi si aggiungono le 3500 morte nel […]
Sono passati due anni da quel 3 ottobre 2013 nel quale 368 persone persero la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa.
In questo giorno vogliamo ricordare tutte le vittime del Mediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel Mar Egeo, che, nel 2015, sono già 3000 (fonte l’UNHCR). A questi si aggiungono le 3500 morte nel 2014 tra migranti e rifugiati. Questa la distinzione spesso utilizzata per identificare le vittime del mare che noi non accettiamo: il nostro appello è all’Europa affinché possa impegnarsi concretamente nel salvataggio delle vite umane nel Mediterraneo e affinché non si costruiscano nuovi muri e barriere bensì corridoi umanitari e politiche di accoglienza.
Mani Tese, che da 50 anni lavora con le comunità locali del Sud del mondo e per la giustizia sociale, crede nella pace e nella possibilità di realizzare un nuovo modello economico sostenibile che comprenda il dialogo, l’incontro tra culture, persone e valori con pari dignità. Ed è per questo che dobbiamo impegnarci per progetti reali di accoglienza e sviluppo delle comunità locali.
Nell’ Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco si legge: “Bisogna rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia umana. Non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e per ciò stesso non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza”
Riceviamo l’appello dalla Campagna Stop-TTIP che divulghiamo: “Dal 10 al 17 ottobre in tutta Europa si celebra la Settimana europea di mobilitazione Stop TTIP (l’accordo di libero scambio e investimenti tra Unione Europea e Stati Uniti), ma che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori anche sul TPP (il trattato di libero commercio e investimenti transpacifico tra […]
Riceviamo l’appello dalla Campagna Stop-TTIP che divulghiamo:
“Dal 10 al 17 ottobre in tutta Europa si celebra la Settimana europea di mobilitazione Stop TTIP (l’accordo di libero scambio e investimenti tra Unione Europea e Stati Uniti), ma che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori anche sul TPP (il trattato di libero commercio e investimenti transpacifico tra Stati Uniti, Canada e vari Paesi asiatici), il TiSA (il negoziato di liberalizzazione dei servizi, che tocca molti settori) e il CETA (il trattato di libero scambio e investimenti tra Canada e Unione Europea. Dal 15 al 17 ottobre a Bruxelles, insieme ai movimenti europei contro l’austerità, molte associazioni che si battono contro il TTIP protesteranno contro il Vertice europeo mentre il 14 ottobre negli Usa si celebrerà una giornata d’azione sull’impatto dei cambiamenti climatici.
Il 10 OTTOBRE, in questo quadro, IN TUTTA EUROPA CELEBRIAMO UNA GIORNATA STOP TTIP!
Si svolgeranno eventi delocalizzati nella maggior parte dei Paesi dell’Unione. La più grande manifestazione è attesa a Berlino (e il Comitato Stop TTIP Bolzano parteciperà a quella mobilitazione), ma c’è bisogno che anche in moltissime città italiane si svolgano iniziative di informazione e mobilitazione.”
A questo link https://www.trade4people.org/ potete trovare le attività previste in Europa.
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