Uno degli assunti condivisi dalla comunità internazionale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) entro il 2030 è che il “business as usual” non sia più un’opzione percorribile.
Accanto alla competitività, le imprese sono oggi chiamate ad accrescere il loro ruolo di cittadinanza attraverso la riduzione e la compensazione dei loro impatti di tipo sociale, economico e ambientale, e l’assunzione di una piena responsabilità sulle filiere da loro direttamente o indirettamente controllate.
La promozione di un nuovo ciclo di sviluppo e di nuovi modelli di business richiede di disegnare processi decisionali aperti, partecipati e democratici, nonché di dare ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e alle associazioni gli strumenti per verificare l’attuazione degli impegni assunti da parte degli Stati e il contributo delle imprese al raggiungimento degli SDGs.
Parallelamente, occorre aggiornare in senso più “pluralista” e interdisciplinare il pensiero economico su cui si fonda l’attuale modello produttivo perché è da lì che hanno origine i valori e le pratiche che contraddistinguono l’essere imprenditori, manager e decisori politici, ma anche cittadini responsabili e attivi.
Il programma MADE IN JUSTICE di Mani Tese – realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, attraverso i progetti “New Business 4 Good” e “Cambia MODA!” – mira ad applicare queste due linee di azione al contesto italiano e, in sinergia con iniziative condotte da altre Ong in Italia e in Europa, a far maturare una vera cultura dei diritti umani e del rispetto dell’ambiente nelle aziende e nella società.
L’obiettivo è quello di favorire la comprensione da parte dell’opinione pubblica dei limiti del “business as usual” e delle virtù dei nuovi modelli di business etico ed inclusivo, coinvolgendo gli attori della società civile (profit e non profit) in un percorso di dialogo e collaborazione che possa tradurre la sostenibilità in pratiche quotidiane a beneficio dei lavoratori, dei consumatori e dei gruppi più vulnerabili.
Per raggiungerlo Mani Tese intende:
- migliorare le competenze dei giovani con azioni di educazione alla cittadinanza globale che sviluppino una coscienza di quanto i nostri stili di consumo siano legati ai modi di produzione di beni e servizi e quindi al loro impatto sociale e ambientale
- contribuire a informare l’opinione pubblica sui rischi sociali e ambientali di alcune filiere produttive globali e sul potere di influenza che abbiamo come consumatori
- migliorare le conoscenze relative alle linee guida internazionali e alle normative italiane su “business sostenibile, diritti umani e ambiente” e rafforzare le capacità di intervento da parte degli addetti ai lavori del mondo profit e no-profit