16 giugno 2016 – L’AGROECOLOGIA NON È UN LUSSO PER PAESI RICCHI
Questa mattina abbiamo incontrato Kader Toko, Direttore del settore “Promozione delle filiere” della struttura locale del Ministero dell’Agricoltura. Obiettivo dell’incontro era capire la situazione del cotone nella regione. Fino al 2004, infatti, il cotone era una coltivazione molto redditizia, ma la l’abbassamento del prezzo sui mercati internazionali e una crisi nel sistema di gestione nazionale […]
Questa mattina abbiamo incontrato Kader Toko, Direttore del settore “Promozione delle filiere” della struttura locale del Ministero dell’Agricoltura. Obiettivo dell’incontro era capire la situazione del cotone nella regione.
Fino al 2004, infatti, il cotone era una coltivazione molto redditizia, ma la l’abbassamento del prezzo sui mercati internazionali e una crisi nel sistema di gestione nazionale ha portato all’abbandono di questa coltura da parte di molti contadini. Per molte famiglie oggi, la coltivazione di prodotti alimentari come la manioca rappresenta una risposta al fallimento dell’agricoltura di esportazione.
Nel pomeriggio siamo andati in visita a Emmanuel N’Tcha, agricoltore biologico e referente locale di Slow Food. La storia di Emmanuel mostra che l’agricoltura biologica non è un lusso per paesi ricchi, ma una possibilità concreta per tutti, e come lui stesso ci ha detto rappresenta “il futuro dell’agricoltura”.
(Diario dal Benin, Giorno 2 – a cura di Valerio Bini, Presidente di Mani Tese Paolo Santagostini, ricercatore in geografia e dottorando all’Università di Paris VIII)