La fiera avicola & agroecologica in Guinea Bissau
Un importante momento di scambio fra i produttori locali per rafforzare la produzione locale agroecologica del Paese.
In Guinea-Bissau a dicembre si è tenuta la tanto attesa fiera avicola e agroecologica. Si tratta di un importante momento di condivisione fra i produttori locali, organizzato da Mani Tese nell’ambito del progetto “Mettiamo le ali allo sviluppo” cofinanziato dall’Unione Europea.
Tanti produttori sono arrivati da ogni angolo del Paese. Alcuni si conoscono tra di loro perché si sono incontrati in altre occasioni, durante questi 5 anni di progetto, ma altri non si sono mai visti, proprio a causa della difficoltà che la Guinea-Bissau affronta ogni giorno in termini di infrastrutture e trasporti.
Durante la fiera, i produttori hanno espresso le loro preoccupazioni: la dissoluzione del governo e del parlamento non ha aiutato la già difficile situazione economica. Per fortuna l’evento non è solo un luogo di commercio ma anche un prezioso momento di scambio di esperienze tra vari produttori che scoprono di avere tante cose da condividere per aiutarsi nel mandare avanti i loro pollai o per migliorare il rendimento dei loro orti.
La fiera, organizzata in partnership con i colleghi di Asas de Socorro, Essor, OGD, AVSF e molte altre associazioni locali come, per esempio, la neonata KABAS DE VIDA (associazione di donne contadine di Bissau), rappresenta un punto di partenza per creare un punto vendita stabile per i produttori di uova, polli, verdure, legumi e cereali, e ai conseguenti prodotti trasformati, come succhi di frutta e marmellate.
L’affermarsi di un mercato locale deve concretizzarsi, come dicevamo, in un punto vendita stabile, dove i consumatori riconoscano l’importanza del preferire i prodotti locali da quelli importanti. Questo succederá grazie alle diverse azioni di advocacy, tra le quali, quella di UPCA, l’Unione dei Produttori della Filiera Avicola in Guinea-Bissau, che in questi anni Mani Tese ha contribuito a supportare favorendone lo sviluppo. Si tratta, questo, di un percorso non facile ma necessario per intessere un dialogo con le istituzioni per il miglioramento delle condizioni di vita degli avicoltori e degli orticoltori del Paese. UPCA nello spazio della fiera ha avuto la possibilità di realizzare la sua assemblea annuale. Il morale non è altissimo, complice la prossima fine del nostro progetto, ma l’associazione in questi anni è cresciuta molto e ci auspichiamo che la suddivisione in varie equipe territoriali le permetta di espandersi in ogni angolo del Paese.
Fare squadra fra produttori e istituzioni è di vitale importanza anche per affrontare la concorrenza dei prodotti importati. I polli congelati che arrivano dal Brasile continuano a essere i preferiti dei guineani, a causa del prezzo stracciato al quale vengono venduti, nonostante il lungo viaggio che affrontano. Questo però non è certo sinonimo di agroecologia, tema molto caro a Mani Tese.
In Guinea-Bissau ci sono già tanti esempi di agroecologia, come tutto ciò che è legato alla coltura del riso, ma bisogna arrivare a diffondere le buone pratiche dell’agroecologia in ogni settore della vita guineense, a partire dall’eliminazione totale dei pesticidi chimici, per preferire l’ampia varietà dei biopesticidi e biofertilizzanti, altro argomento di cui si è parlato molto durante la fiera.