Il contesto
L’agricoltura in Guinea-Bissau rappresenta il fulcro dell’economia, fornendo circa il 50% del PIL ed il 90% delle esportazioni. Il riso è l’alimento di base con un consumo annuo di 130 kg per abitante, per un totale di circa 200.000 t/anno. Per far fronte al suo fabbisogno alimentare il Paese importa ogni anno circa 70.000 t di riso, in continua crescita. Le ragioni della bassa produttività consistono nell’impiego di sementi ormai esauste e senza alcuna garanzia di qualità, dalla mancanza di servizi all’agricoltura e dall’impiego di tecnologie inadeguate. Questa forte dipendenza dall’importazione per la fornitura di cereali di base rende il Paese estremamente sensibile ai rincari dei prezzi e alle fiammate speculative del mercato. Le zone in cui è maggiore la penuria di cereali sono proprio quelle scelte per questo intervento, in cui l’isolamento rende ancora più difficoltosi l’accesso a servizi essenziali e la commercializzazione dei prodotti.