Rebooting the Food System: Youth Engagement for Agroecology and Due Diligence
Rebooting the Food System: Youth Engagement for Agroecology and Due Diligence
Il progetto Rebooting the Food System, finanziato dal programma DEAR (Development Education and Awareness Raising) dell’Unione Europea, ha l’obiettivo di coinvolgere e ispirare i giovani a diventare protagonisti attivi di un cambiamento significativo nel sistema alimentare globale. il progetto mira a promuovere pratiche agricole più eque e sostenibili, promuovendo i concetti di giustizia climatica, protezione dell’ambiente e uguaglianza di genere e stimolando un consumo alimentare consapevole e responsabile.
Il contesto
Il sistema alimentare globale necessita un cambiamento. L’UE ha già fatto un passo importante con il lancio della Strategia Farm to Fork, che mira a rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. La strategia intende trasformare le abitudini alimentari, incoraggiando la transizione verso un modello di consumo sostenibile e accessibile per tutti. Tuttavia, la scarsa partecipazione e il limitato supporto da parte di coloro che potrebbero trarre i maggiori benefici da una transizione ecologica e sociale – ovvero i giovani cittadini dell’UE – rischiano di rallentare notevolmente il processo di cambiamento, rallentando gli impatti positivi in termini di sostenibilità e giustizia sociale. Pertanto, un consorzio di 14 organizzazioni in 9 stati membri, ha lanciato l’azione “Rebooting the Food System” per aumentare la consapevolezza e mobilitare i giovani dell’UE affinché diventino essi stessi agenti di cambiamento
Gli obiettivi
L’obiettivo principale è sensibilizzare i giovani sull’importanza di un consumo alimentare responsabile e sostenibile. Attraverso attività educative e iniziative di sensibilizzazione, il progetto promuove comportamenti di consumo consapevoli, in linea con i principi di giustizia climatica, protezione ambientale e parità di genere. Rebooting the Food System fornisce strumenti per comprendere l’impatto delle scelte alimentari quotidiane, promuovendo un cambiamento culturale verso una società più equa e sostenibile.
Le attività
Campagna di comunicazione interattiva per i giovani; Sviluppo di una campagna di sensibilizzazione e comunicazione per coinvolgere i giovani e ingaggiarli sui temi chiave dell’agroecologia. Campagna che viene implementata e adattata ad ogni contesto nazionale.
Creare o rigenerare orti urbani; Realizzazione o rigenerazione di orti comunitari volti a coinvolgere i cittadini e sensibilizzarli su modalità alternative di produzione e distribuzione del cibo.
Training peer to peer; Un programma di training tra pari, in cui i giovani adulti si scambiano idee e interessi, apprendono le varie tematiche ed acquisiscono competenze sulle metodologie.
Partecipazione a conferenze internazionali; Durante una serie di appuntamenti internazionali 8 giovani hanno la possibilità di connettersi con i propri pari provenienti da altri paesi e di scambiarsi buone pratiche e competenze sulle varie tematiche.
Produzione di materiali per l’Educazione alla Cittadinanza Globale; Produzione di materiali educativi come guide al consumo, giochi da tavolo, video e materiale di apprendimento informale da diffondere e promuovere a livello nazionale.
Pubblicare un bando nazionale per enti terzi; Pubblicazione di una call a livello nazionale per fare subgranting ad associazioni/organizzazioni di giovani il cui operato non sia direttamente focalizzato sulle tematiche dell’agroecologia e della filiera alimentare globale.
Produrre casi studio sugli impatti sociali e ambientali delle aziende agroalimentari dell’UE; i casi studio servono come strumenti pratici per comprendere meglio le sfide e le opportunità nel settore agroalimentare dell’UE, promuovendo pratiche più responsabili e sostenibili.
Aggiornamenti
Vienna, Austria, 28-30 gennaio 2025
Dal 28 al 30 gennaio scorsi una rappresentanza di Mani Tese era presente a Vienna per partecipare, come partner di progetto, al “Reboot Capacity Meeting”. Il progetto si propone di stimolare un nuovo protagonismo dei giovani, affinché diventino motori di un cambiamento del sistema alimentare globale: condivisione di pratiche agricole più eque e sostenibili, sensibilizzazione sui concetti di giustizia climatica, protezione ambientale e uguaglianza di genere, promozione di un consumo alimentare consapevole e responsabile sono solo alcune delle macro-aree di intervento dell’iniziativa.
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Il progetto “Rebooting the Food System” si innesta nel più ampio quadro di iniziative di youth engagement che Mani Tese porta avanti da sempre e in vari ambiti con un approccio trasversale, che non solo ha una funzione di sensibilizzazione ma si pone come contenitore di quel protagonismo trasformativo che coinvolge ogni livello della società.
Da questo presupposto, che significa agire tanto in una prospettiva locale quanto su un orizzonte globale, Mani Tese ha elaborato negli anni una visione articolata e complessa, che prende in considerazione non solo le problematiche ambientali, ma anche le politiche agricole, i sistemi alimentari e la gestione delle risorse naturali a livello locale, nazionale e internazionale.
Le giovani generazioni sono quindi un soggetto privilegiato, capace di incentivare comportamenti più consapevoli e responsabili, e diventare così parte di una rete di cittadini e istituzioni che lavorano insieme, “dal basso” e “dall’alto”, per un sistema alimentare globale più equo e sostenibile.
Con questo bagaglio di valori ed esperienze, Mani Tese ha partecipato all’incontro di fine gennaio, coordinato da CIR (Christliche Initiative Romero), capofila del progetto, e ospitato nella sede viennese di Suedwind; nelle numerose sessioni di formazione e auto-formazione, nei workshop interattivi e nei tanti lavori di gruppo, una delle principali finalità è stata approfondire proprio il tema del coinvolgimento dei giovani attraverso un organismo ad hoc creato per il progetto: lo “Youth Council” infatti riunisce giovani attivisti provenienti da diversi Paesi, che secondo una logica partecipativa si sono assunti il compito di trasmettere la propria visione e lasciare un’impronta sul “multiplier program”, cioè per l’appunto un moltiplicatore di iniziative che proseguiranno anche a progetto concluso, ma in continuità programmatica con esso.
La creazione dello Youth Council rappresenta, nel contesto progettuale e in generale, una risorsa fondamentale per dare voce alle giovani generazioni e per rafforzare il loro ruolo nella definizione delle politiche pubbliche, rendendoli parte attiva nel promuovere azioni concrete e lasciando i giusti spazi per esprimere preoccupazioni, idee e soluzioni.
Questo progetto è co-finanziato dall’Unione europea. I contenuti di questo articolo sono responsabilità della sola Mani Tese ETS e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea.