Gli obiettivi
L’obiettivo del progetto Protezione e formazione dei migranti di ritorno e minori non accompagnati è di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei giovani a rischio di migrazione irregolare e dei migranti di ritorno creando in loco opportunità occupazionali generatrici di reddito, fornendo maggior consapevolezza sui rischi della migrazione irregolare e curando la reintegrazione dei migranti di ritorno, in particolar modo se minori.
Le attivitÃ
Le attività a seguire sono quelle di specifica competenza di Mani Tese e del partner locale AMIC in Guinea Bissau.
1. Supporto alla filiera orticola e alla filiera dell’arachide con aumento delle capacità produttive e commerciali
Si sosterranno 4 orti già esistenti (120 persone) e se ne realizzeranno altri 2 (60 persone) dell’estensione di un ettaro ciascuno. Si terranno formazioni specifiche e si approfondiranno varie tecniche e cure colturali. In più, si prevede di formare dei gruppi agricoli di base di minimo 10 persone, che verranno formati sulle tecniche di agroecologia più adatte. L’attività è rivolta a migranti di ritorno e potenziali migranti (giovani in cerca di impiego) e mira a creare opportunità di autoimpiego.
2. Rafforzamento del dispositivo comunitario di protezione dell’infanzia
In Guinea Bissau la ricerca e la localizzazione delle famiglie è uno dei primi passi per poter avviare il processo di reinserimento dei minori nei paesi di origine. AMIC in Guinea Bissau presenta dei punti focali/antenne sparsi in tutto il Paese e Comitati di Gestione e Vigilanza creati in 10 villaggi sensibili della regione di Gabu. Per poter dare più capillarità nel territorio il progetto pretende di sviluppare altri 10 comitati in 10 villaggi diversi e di formarli adeguatamente.
3. Attività di accoglienza e reintegrazione dei minori non accompagnati
Il progetto intende supportare il Centro di Accoglienza Temporaneo di Gabu per i migranti di ritorno attraverso kit base per alimentazione, igiene e salute. Dopo l’analisi della situazione del minore e della famiglia, i minori saranno reintegrati nella comunità di origine. Saranno supportati con appoggio scolare o nell’apprendistato. In quest’ottica, il progetto prevede la reintegrazione in famiglia o in affidamenti alternativi di almeno 80 minori non accompagnati ritornati.
4. Attività di supporto psicosociale post reintegrazione, volta a minori e migranti di ritorno vulnerabili
Si intende eseguire visite psicosociali ai migranti di ritorno almeno ogni 2 mesi, dotando la famiglia di mezzi per la comunicazione diretta con gli assistenti sociali. Il personale con funzione psicosociale avrà il compito di ascoltare, suggerire e mediare i casi più complessi con le famiglie e le comunità .
5. Organizzazione di eventi di sensibilizzazione e di informazione sulle opportunità di formazione ed impiego a livello locale
Verrà organizzato un festival annuale sulle migrazioni con lo scopo di dare un messaggio positivo del Paese attraverso cultura, danza e tradizioni, oltre che di sensibilizzare i giovani e le comunità dell’est del Paese sui rischi della migrazione irregolare, dando uno spazio alle opportunità economiche e produttive della Guinea Bissau. Il messaggio sarà inoltre rafforzato con la partecipazione del gruppo di migranti di ritorno, che porteranno testimonianza e si esibiranno in alcune espressioni artistiche (canto, danza).
6. Sensibilizzazione con dibattiti, teatri e campagne radio sui rischi della mobilità precoce e sulla migrazione sicura
Saranno organizzati 10 djumbai (dibattiti in cui si includono persone di riferimento per la comunità ) per agire sulle motivazioni della partenza. Si spiegherà la differenza tra migrazione regolare e irregolare, con i conseguenti rischi. Saranno inoltre eseguiti dei teatri itineranti in 5 zone diverse della regione. In più, è prevista una programmazione radiofonica come strumento di sensibilizzazione.