Corpi civili di pace

Per presentare la tua candidatura

É stato pubblicato il bando per la selezione dei volontari da impiegare in progetti per i Corpi civili di Pace, con scadenza alle ore 14.00 di venerdì 30 giugno 2023.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Gli aspiranti operatori volontari dovranno produrre domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOLCCP raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonlineccp.serviziocivile.it/

Vai alla pagina del sito del Dipartimento dedicata al Bando 

Le selezioni dei progetti CCP all’estero del CESC Project si svolgeranno in presenza.
Verrà richiesto al Dipartimento l’avvio dei progetti nella seconda metà del mese di settembre.

Cosa sono i Corpi Civili di Pace

I Corpi Civili di Pace sono giovani volontari e volontarie italiane impegnati nella prima sperimentazione triennale di interventi civili di pace italiani.

Gli Interventi Civili di Pace si configurano come azione civile, non armata e nonviolenta di operatori professionali e volontari che, come terze parti, sostengono gli attori locali nella prevenzione e trasformazione dei conflitti. L’obiettivo degli interventi è la promozione di una pace positiva, intesa come cessazione della violenza ma anche come affermazione di diritti umani e benessere sociale.

Si impegnano a rispettare i seguenti principi etici: nonviolenza, ownership locale, terzietà nel conflitto, indipendenza, diritti umani, non discriminazione ed equità di genere, responsabilità (accountability), trasparenza e integrità.

La legge n. 147 del 2013 (Legge di stabilità 2014) ha previsto l’istituzione in via sperimentale di un contingente di corpi civili di pace destinato alla formazione e alla sperimentazione della presenza di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale. La sperimentazione si realizza secondo la normativa del servizio civile universale.

Quali sono le condizioni?

Tutti i progetti di Corpi Civili di Pace del Cesc Project durano 12 mesi.

É previsto un periodo iniziale di formazione generale in Italia e la possibilità di un rientro dal paese estero per una seconda fase di formazione intermedia. Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale provvede alla copertura per le spese di viaggio, vitto e alloggio del volontario, a cui è inoltre corrisposto un compenso mensile di 433,80 euro e un rimborso di 13 euro per ogni giornata di servizio svolto all’estero.

L’intervento dei Corpi Civili di Pace sarà realizzato in vari campi di azione:

  1. sostegno ai processi di democratizzazione, di mediazione e di riconciliazione;
  2.  sostegno alle capacità operative e tecniche della società civile locale, anche tramite l’attivazione di reti tra persone, organizzazioni e istituzioni, per la risoluzione dei conflitti;
  3.  monitoraggio del rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario;
  4.  attività umanitarie, inclusi il sostegno a profughi, sfollati e migranti, il reinserimento sociale degli ex-combattenti, la facilitazione dei rapporti tra le comunità residenti e i profughi, sfollati e migranti giunti nel medesimo territorio;
  5. educazione alla pace;
  6. sostegno alla popolazione civile che fronteggia emergenze ambientali, nella prevenzione e gestione dei conflitti generati da tali emergenze.

Questo modello sperimentale si propone l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative all’uso della forza militare per la risoluzione dei conflitti.

Competenze, capacità e sensibilità particolari, che non mancheranno ai giovani che sceglieranno di impegnarsi su “nuovi fronti”, saranno anche sviluppate da una formazione mirata e qualificata, appositamente prevista dal decreto interministeriale.

Come partecipare?

Per candidarsi ad un progetto CCP del Cesc Project e dei suoi Enti di Accoglienza tra cui Mani Tese è utile prendere visione di tutti i progetti a cui si può presentare domanda a questo link

Successivamente si svolgerà una selezione di tutti gli aspiranti volontari che avverrà sulla base dei titoli di studio conseguiti, delle competenze ed esperienze pregresse, nonché sulle attitudini e motivazioni comprovate anche attraverso un colloquio psico-attitudinale di selezione.
IL PROGETTO DEI CORPI CIVILI DI PACE CON MANI TESE

“In difesa della madre terra: supporto alle popolazioni vittime di emergenza ambientale e cambio climatico”.

Leggi qui il progetto

Mani Tese partecipa alla realizzazione di questo progetto con la sua Sede in Mozambico, nella città di Quelimane dove sono aperte due posizioni per i Corpi Civili di Pace.

Il progetto si realizzerà in Mozambico con il partenariato di União Provincial Dos Camponeses Da Zambézia – UPC-Z, un’organizzazione che ha come obiettivo principale quello di organizzare le realtà associative costituite da contadini nei vari distretti della Provincia della Zambézia, per rappresentarle a livello regionale e sostenerle nella produzione e commercializzazione. Le attività di UPC-Z si concentrano nella promozione di un’agricoltura sostenibile e dell’agroecologia attraverso azioni di formazione e di distribuzione di sementi migliorate e attrezzature agricole.

UPC-Z e Mani Tese condividono la metodologia di lavoro, che è su base comunitaria e prevede un approccio partecipativo, con il coinvolgimento di tutti i gruppi sociali fin dalla fase di identificazione degli interventi.

La Provincia della Zambezia, dove si trova Quelimane una delle sedi del presente progetto, è una delle più povere del Paese: dati della World Bank del 2016 stimano che il 70% della popolazione zambeziana si trovi sotto la soglia di povertà e che in tale provincia e in quella di Nampula siano residenti la metà (48%) dei poveri del Paese.

Gli impatti dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare risultano ancor più gravi se si considera che Quelimane e il Mozambico sono ancora fortemente dipendenti dall’agricoltura: circa 3,2 milioni di piccoli agricoltori sostengono il 95% della produzione agricola del paese. L’agricoltura è praticata su una superficie di poco inferiore al 10% del territorio agricolo disponibile e predomina l’agricoltura pluviale, il che rende l’intero settore vulnerabile agli shock climatici.

Il settore agricolo dà lavoro all’80% della popolazione attiva. Per questo motivo, la promozione dello sviluppo di un sistema di mercato agricolo rappresenta il principale strumento per ridurre la povertà generando sviluppo sostenibile.

La finalità dell’azione di cooperazione internazionale di Mani Tese e dei suoi partner in questo Paese è quella di promuovere uno sviluppo più sostenibile delle attività di agricoltura, silvicoltura e pesca e creare sistemi alimentari urbani sostenibili. Fra gli obiettivi perseguiti c’è anche quello di proteggere le foreste di mangrovie che caratterizzano l’ecosistema di Quelimane e si sviluppano lungo le coste tropicali utilizzando a proprio beneficio l’acqua salmastra delle lagune o del mare. La pianta costituisce infatti la prima linea di difesa della città grazie alla sua funzione di barriera naturale che argina le maree e alla capacità di filtraggio dell’acqua che ne diminuisce la salinità. Sono inoltre importantissime per l’ambiente e per l’uomo perché assorbono fino a quattro volte più anidride carbonica rispetto alle foreste terrestri, costituiscono un habitat naturale per pesci, crostacei ed altre specie animali e la loro presenza fa da barriera naturale contro eventi metereologici estremi come tempeste o inondazioni sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.

L’ obiettivo generale del progetto è prevenire e gestire gli effetti dell’emergenza ambientale sulla natura e sulle condizioni di vita della popolazione rurale.

Gli obiettivi specifici saranno:

  • contrastare la perdita di biodiversità e delle tradizioni agricole locali;
  • rafforzare le reti locali di difesa dell’ambiente;
  • fornire strumenti per l’utilizzo innovativo e sostenibile dei territori;
  • monitorare la portata dell’emergenza ambientale nelle sedi di intervento e le forme di resilienza delle popolazioni.

I volontari dei Corpi Civili di Pace di questo progetto saranno impiegati nelle seguenti attività:

  • visite di assistenza tecnica, raccolta dati e proposte, nelle proprietà degli agricoltori beneficiari e coinvolti nel progetto
  • elaborazione e scrittura di proposte progettuali;
  • elaborazione di materiale divulgativo e di promozione, articoli, podcast o video sulle attività proposte, anche attraverso le reti sociali e le pagina web e social dei partner locali
  • supporto e assistenza a gruppi, realtà, comunità locali
  • collaborazione nell’identificazione e coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private nelle attività proposte in territorio
  • organizzazione logistica e accompagnamento/ implementazione di eventi formativi
  • raccolta di materiale, documenti, normativa, testimonianze sulle emergenze ambientali locali
  • sistematizzazione del materiale raccolto e Diagnostico delle problematiche principali legate alle emergenze ambientali
  • eaborazione di un report.