Antoinette, grazie a Mani Tese, sta sviluppando un’impresa di produzione di soumbala in Burkina Faso e sogna di aprire una fabbrica per crescere insieme alle donne dell’Associazione che ha contribuito a fondare.
Mani Tese, nell’ambito del progetto FORESTE, ha consegnato 20 pozzi e 20 sistemi di irrigazione a 10 comunità del distretto di Mocubela per migliorare le condizioni igieniche e favorire la produzione dei campi, condizioni estremamente importanti anche in ottica di prevenzione del COVID-19.
Grazie al progetto "CIBO LOCALE, CIBO SANO", finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è stato possibile riqualificare una parte del mercato di Aquima a Quelimane: settimana scorsa si è svolta la cerimonia d’inaugurazione.
L’8 marzo scorso, la località di Maka in Benin ha ospitato la seconda edizione della celebrazione della giornata internazionale della donna, organizzata dalla locale Unione delle cooperative di donne trasformatrici di prodotti agricoli sostenuta da Mani Tese.
Léa, imprenditrice del Burkina Faso, ha creato insieme ad altre 9 donne l’associazione Lompar, che si occupa della lavorazione e trasformazione del niébé, un fagiolo locale con cui si prepara anche il couscous.
La storia di Fatumata, ragazza ospite del centro di accoglienza per vittime di matrimoni forzati e violenza di genere sostenuto da Mani Tese in Guinea-Bissau, dove più della metà delle ragazze fra i 15 e i 19 anni è sposata con uomini più vecchi di almeno 10 anni.
I rappresentanti della diaspora burkinabé in Italia si sono recati in missione nel loro Paese d’origine per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese locali agroalimentari