Il contrasto alle povertà educative mira a garantire che tutti gli individui, indipendentemente dalla loro origine socioeconomica, abbiano accesso a un’istruzione di qualità.
Ogni anno in Italia circa 130.000 minori abbandonano precocemente la scuola. Il nostro Paese deve infatti affrontare sfide complesse legate alle povertà educative, che includono disuguaglianze regionali, disparità socioeconomiche e questioni di genere.
Combattere queste povertà richiede un impegno continuo per migliorare l’accesso all’istruzione di qualità, ridurre l’abbandono scolastico e promuovere l’uguaglianza di opportunità educative per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro origine socioeconomica.
Mani Tese in Italia opera per fronteggiare il tema della povertà educativa con diversi progetti ad hoc dedicati ai minori per affrontare il tema della dispersione scolastica in termini di prevenzione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti della comunità educante, in primis le scuole.
La vulnerabilità dei minori, la problematicità del passaggio tra il ciclo della scuola primaria e quello della secondaria, l’impreparazione della comunità educante e l’anonimato degli spazi educativi sono alcuni dei punti di partenza di Mani Tese per contrastare in Italia le condizioni di povertà educativa e per trovare metodologie innovative per educare i cittadini a riconoscersi nella comunità.
L’obiettivo è quello di promuovere azioni efficaci per contrastare il disagio minorile scolastico e per prevenire le cause di dispersione e abbandono.
Il tema della povertà educativa per Mani Tese è cruciale anche nelle comunità del sud del Mondo in cui opera, dove l’educazione, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo sono ambiti fragili e poco strutturati.
Nei nostri progetti favoriamo infatti l’accesso all’istruzione, promuoviamo corsi di formazione professionale e offriamo borse di studio con l’obiettivo di offrire alle comunità un’educazione e una formazione di qualità.