Al servizio della filiera del latte in Kenya/2

Il progetto “Milk Vision 2030”, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è entrato nel vivo con una missione formativa sul campo

Continua l’impegno di Mani Tese in Kenya, e nello specifico contesto del bacino del fiume Molo, per sostenere uno sviluppo sostenibile e consapevole della filiera della latte, con l’obiettivo primario di aumentare la sicurezza alimentare per le comunità locali e, allo stesso tempo, promuovere lo sviluppo imprenditoriale del settore. Una recente missione di monitoraggio e formazione sul campo ha segnato un ulteriore passo in avanti in questo senso.

Progetto Milk Vision 2030

Il progetto “Milk Vision 2030”, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, ha avuto il suo culmine con la missione in Kenya di scambio di esperienze e formazione da parte di Efrem Nicola, esperto casaro italiano. La missione di Efrem è stata volta a formare i giovani nella produzione di formaggio, in collaborazione con l’azienda Casumaro Maurizio, uno dei partner italiani di progetto.

Attraverso workshop pratici e sessioni di formazione, Efrem ha trasmesso competenze fondamentali nella produzione casearia, supportando la diversificazione e l’espansione della catena del valore del latte. Il suo impegno ha coinvolto lo staff, i membri della cooperativa e soprattutto i giovani, futuri protagonisti del settore.

Questo traguardo permette al Mau Juhudi, gruppo di produttori beneficiario del progetto, di ampliare la propria gamma di prodotti, offrendo nuove opportunità di crescita e sviluppo economico. Un passo avanti significativo per la comunità ora esposta a tecniche avanzate di trasformazione.

Dopo aver visitato le stalle, Efrem ha sottolineato come il latte dei produttori sia di qualità buona e adatto anche per la trasformazione. “Sono rimasto impressionato dalla passione e dall’impegno dei produttori kenioti”, ha dichiarato Efrem. “Sono convinto che questo progetto sia un primo importante passo per portare uno sviluppo duraturo nella regione e migliorare le condizioni di vita dei produttori”.