L’acqua e il lavoro liberano le donne del Benin
Inaugurati i nuovi pozzi e l’atelier di trasformazione della manioca che sarà gestito dai gruppi di donne.
Presente in Benin dal 1979, Mani Tese accompagna da tempo il popolo beninese nella lotta contro la povertà. Da alcuni anni il nostro lavoro si concentra in particolare nel dipartimento di Atacora, dove ci occupiamo della fornitura di acqua potabile, della costruzione di aule e più in generale del diritto all’educazione e, infine, della formazione in tecniche di produzione agro-ecologica per garantire la sovranità alimentare delle comunità.
Mani Tese lavora inoltre per promuovere l’empowerment femminile attraverso il sostegno a gruppi di donne per sviluppare attività generatrici di reddito.
Nell’ambito del progetto “Miglioramento della sicurezza alimentare e delle condizioni igienico-sanitarie delle comunità agricole del dipartimento dell’Atacora” nelle ultime settimane abbiamo inaugurato dei pozzi d’acqua – sia nuovi che risistemati – e un atelier con magazzino e attrezzature per la lavorazione e la trasformazione della manioca.
I gruppi di donne di Pélima, Orou-kayo e di Bongou, dopo aver seguito un percorso di formazione sulla trasformazione dei prodotti e sull’agroecologia, sulla leadership e sull’organizzazione e la gestione dei centri di trasformazione, a seguito delle inaugurazioni sono stati ufficialmente incaricati di prendersi cura della gestione dei nuovi atelier. Dal loro impegno, infatti, dipenderà il miglioramento non solo della propria condizione economica e sociale ma anche di quella delle loro famiglie e del loro villaggio.
Le cerimonie di inaugurazione nei tre comuni si sono tutte svolte con un momento iniziale di presentazione del progetto da parte del Rappresentante Paese di Mani Tese in Benin, Achille Yotto Tepa, seguito da una serie di testimonianze da parte delle donne dei gruppi di trasformazione e dai ringraziamenti delle autorità locali, con l’intermezzo di danze e canti tradizionali.
“Vogliamo vedere queste donne sentirsi ricompensate dal loro lavoro e vogliamo vederle cambiare le loro condizioni di vita e quelle dei loro figli, dando il buon esempio a tutti gli abitanti del villaggio” ha affermato Achille aprendo la cerimonia inaugurale a Pélima.
Le autorità hanno raccontano come, in tutte le località, prima di questo intervento ci fossero delle serie difficoltà nell’accesso all’acqua potabile e come, a causa di ciò, le donne fossero costrette a dedicare l’intera giornata al recupero dell’acqua per la famiglia. Con i nuovi pozzi, però, ora la situazione cambierà. “L’acqua è innanzitutto una fonte di vita” ha affermato il rappresentante dell’onorevole Abdoulaye Gounou “Quando si ha un punto d’acqua all’interno di un villaggio si liberano le donne”.
Anche i centri di trasformazione della manioca saranno preziosi perché permetteranno di trasformare la manioca localmente consentendo alle donne di lavorare e di avere un ritorno economico per pagare l’istruzione dei figli e prendersi cura della famiglia. La produzione locale di manioca, grazie ai macchinari donati, potrà creare un florido mercato locale che farà conoscere i prodotti anche al di fuori dei villaggi.
Le presidenti dei gruppi locali SANKO di Pélima, CHABI Elisabeth di Orou-kayo e KPAGRE Kayaou di Bongou hanno ringraziato i donatori e Mani Tese per aver permesso a tutte loro “di diventare le grandi donne del villaggio”.
“Finalmente abbiamo ottenuto ciò che desideravamo da tempo” ha dichiarato la presidente del gruppo di donne di Bongou “La nostra promessa è quella di impegnarci a usare al meglio quanto ricevuto, perché siamo sicure che tutto questo sarà di grande impatto nella nostra comunità”.
Qui di seguito alcune foto dell’inaugurazione.