13. Mariam e i prodotti della tradizione
Mariam produce burro di karité e soumbala e vorrebbe che la sua cooperativa diventasse un punto di riferimento per l’intero villaggio.
Mariam Nombre è la presidente della cooperativa di donne Sabtenga Wambako, che prende il nome dal villaggio di appartenenza – Sabtenga – e dal quartiere – Wambako – che letteralmente significa “il luogo delle scimmie”.
L’attività principale della cooperativa è la trasformazione del burro di karité e del soumbala, due prodotti della tradizione burkinabè. Il soumbala, in particolare, è usato come insaporitore per condire i pasti e aiuta a regolare la pressione sanguigna; il burro di karité viene invece utilizzato come olio alimentare, unguento cosmetico o pomata da massaggio in caso di lussazioni o strappi muscolari. Inoltre, entrambi i prodotti vengono utilizzati in riti come matrimoni e funerali.
Una delle caratteristiche di Sabtenga, ci racconta Mariam, è che lei e le sue colleghe non comprano i prodotti da trasformare, ma li producono direttamente nel proprio terreno che hanno potuto predisporre alla coltivazione grazie al contributo di un’associazione della diaspora burkinabé in Italia, Solidarietà Sabtenga di Treviso, che dal 2013 le accompagna nelle loro attività.
Solidarietà Sabtenga e lo si capisce anche dal nome, è nata proprio per sostenere l’omonimo villaggio dal quale, negli anni, sono partite per cercare un futuro in Italia moltissime persone e molte di loro hanno trovato una “seconda casa” nella provincia di Treviso, dove Mani Tese è attiva con diverse attività che coinvolgono le diaspore non solo del Burkina Faso.
Nell’ambito del progetto “Imprese sociali innovative e partecipazione dei migranti per l’inclusione sociale in Burkina Faso” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Fondazione Maria Enrica, la cooperativa di donne Sabtenga Wambako e Solidarietà Sabtenga di Treviso hanno rinnovato il loro partenariato e questo ha permesso loro di partecipare al bando per il sostegno e finanziamento di un’attività di micro impresa in Burkina Faso nell’ambito del lotto riservato ai partenariati con la diaspora burkinabé in Italia.
Le due associazioni sono così rientrate fra i soggetti beneficiari del progetto e hanno avuto la possibilità di partecipare a percorsi formativi sia in Italia, grazie al partenariato con CeSPI, sia in Burkina Faso e nel paese africano Mariam e la sua cooperativa hanno partecipato a un percorso di incubazione di impresa e ottenuto un finanziamento per costruire un locale per la preparazione di soumbalà e burro di karité con un piccolo impianto solare e un mulino.
Mariam ci confessa di voler diventare un punto di riferimento e un esempio per tutte le donne del villaggio che non credono di poter diventare economicamente autonome. In conclusione al nostro incontro, poi, si rivolge ai giovani della sua zona facendo un appello affinché non tentino la strada della migrazione irregolare. Mariam è infatti consapevole dei rischi che si corrono durante le migrazioni e l’esperienza di Sabtenga Wambako è la dimostrazione che anche in Burkina Faso si può riuscire.
Qui di seguito, alcune foto di Mariam nei campi e vicino ai macchinari della cooperativa.