SUN RAE, STORIA DI UNA BAMBINA VITTIMA DI ABUSI IN CAMBOGIA

Sun Rae, ospite del centro di accoglienza di Damnok Toek, ha avuto un’infanzia difficile, ma ora è rinata e vuole diventare una cantante.

Sun Rae* ha 13 anni ed è nata a Poipet, una città nel nord-ovest della Cambogia, al confine con la Thailandia. Quando ancora era piccola, i suoi genitori si separarono, il padre sposò un’altra donna e poi si trasferì a Phnom Penh, perdendo i contatti con la famiglia.

La madre di Sun Rae era povera, non possedeva una casa, né poteva permettersi di affittare una stanza. Così, in seguito alla partenza del padre, Sun Rae e la madre camminavano ogni giorno per le strade facendo l’elemosina per potersi comprare qualcosa da mangiare. Di notte poi, cercavano un riparo o un giardino pubblico dove dormire fino al giorno successivo, quando avrebbero ripreso a chiedere l’elemosina fino a notte fonda.

Come se non bastasse, la madre di Sun Rae aveva problemi con l’alcol e quando beveva diventava nervosa e mandava Sun Rae a mendicare da sola. Un giorno, però, le autorità locali trovarono Sun Rae per strada e, dopo aver compreso che non aveva cibo né riparo, la indirizzarono al centro di accoglienza di Damnok Toek dove venne intervistata dal personale e dai membri del Dipartimento degli affari sociali.

Nel centro di accoglienza, lo staff di Damnok Toek scoprì che era malnutrita e senza forze. Aveva difficoltà nel ricordare gli episodi passati e aveva paura di parlare. Sun Rae era tranquilla e timida con gli altri bambini del centro e continuava a chiedere di tornare da sua madre, ma gli assistenti sociali di Damnok Toek non riuscirono a trovarla, anche perché neanche la bambina sapeva dove potesse essere.

Dopo essere rimasta nel centro per un po’, Sun Rae un giorno raccontò a uno dei membri dello staff di un fatto che le successe mentre era sola a chiedere l’elemosina. Disse di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo: aveva paura di lui ed era troppo spaventata per allertare le autorità. Il coordinatore di Damnok Toek, appreso dell’accaduto, denunciò immediatamente l’episodio alla polizia, ma purtroppo non riuscirono mai a trovare l’uomo che abusò della piccola.

Sun Rae adesso sta bene e il centro di Damnok Toek le offre un posto sicuro dove vivere, tre pasti al giorno, cure mediche, controlli sanitari e istruzione. Grazie alle lezioni, abbiamo appreso che Sun Rae è una brava studentessa: sa leggere e scrivere, disegna e si diverte con diverse attività. Ama anche cantare e ballare pezzi tradizionali Khmer (il gruppo etnico più popoloso in Cambogia).

“Vorrei ringraziare Damnok Toek che mi ha salvato e mi ha fornito molte opportunità per imparare – dice Sun Rae – Ora sono forte e coraggiosa dopo aver vissuto qui. In futuro voglio essere una cantante pop. Il mio grande sogno è quello di tornare a vivere con mia madre e prendermi cura di lei.”

Il centro di accoglienza di Damnok Toek è supportato da Mani Tese attraverso il progetto “Bambini al sicuro in Cambogia” che vuole accogliere e riabilitare i bambini e le bambine vittime di trafficking e abusi. Scopri di più sul progetto e fai una donazione se vuoi aiutare anche tu i bambini e le bambine della Cambogia: https://manitese.it/progetto/cambogia-centro-accoglienza-bambini-vittime-trafficking-rischio-abusi

*Nome di fantasia per proteggere la privacy del minore.

Qui di seguito alcune foto dal centro di accoglienza di Damnok Toek:

Danza tradizionale Khmer
Un po’ di ginnastica
Attività nell’orto
Attività di sensibilizzazione sul Covid-19
Gli operatori Damnok Toek insegnano a lavarsi bene le mani