Kalizeta Confe, originaria di Djibo, è una delle tante persone la cui vita è cambiata grazie al progetto “Nutrire la città”. Costretta a fuggire dalla sua città a causa dell’insicurezza crescente nella sua regione, Kalizeta è arrivata a Ouagadougou in condizioni di estrema difficoltà. “Quando sono arrivata a Ouagadougou, è stato molto difficile; ho dovuto mendicare per sopravvivere. Tuttavia, da quando ho scoperto questo incredibile sito a Tampouy, le cose vanno meglio. Riesco a provvedere a me stessa e ai miei figli”, racconta.
Il sito agricolo di Tampouy, dove Kalizeta lavora, è uno dei tre sviluppati nella cintura verde di Ouagadougou grazie al progetto “Nutrire la città”. Questo luogo, è diventato un punto di riferimento per la comunità locale, e rappresenta una concreta opportunità per persone come Kalizeta. Grazie alle infrastrutture realizzate, tra cui un pozzo che garantisce acqua costante, il sito consente una produzione agricola continua durante tutto l’anno, indipendentemente dalla stagione. Kalizeta, pur non essendo una beneficiaria diretta, ha trovato lavoro regolare collaborando con gli agricoltori, aiutando a diserbare i giardini, raccogliendo le verdure e contribuendo alla gestione delle attività agricole. “Grazie alle azioni del progetto, riesco a guadagnarmi da vivere a Ouagadougou”, spiega.
Il progetto “Nutrire la città” è un’iniziativa promossa da Mani Tese ETS, in collaborazione con ACRA, Watinoma e la Mairie de Ouagadougou, e con il cofinanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il suo obiettivo principale è quello di rafforzare la sicurezza alimentare e la sostenibilità dei sistemi agroalimentari nella regione centrale del Burkina Faso, con un focus sulla capitale, Ouagadougou. In un contesto caratterizzato da una rapida urbanizzazione e da una crescente vulnerabilità alimentare, il progetto mira a rafforzare la sostenibilità del sistema agroalimentare e a migliorare la sicurezza alimentare delle popolazioni più vulnerabili.
Tra le principali attività del progetto figurano la costruzione di pozzi alimentati da pompe a energia solare, la formazione degli agricoltori sulle tecniche agroecologiche, la valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi del parco Bangr Weogo e la creazione di collegamenti tra produttori locali e strutture di accoglienza per persone vulnerabili. Inoltre, il progetto sostiene iniziative educative come orti scolastici e campagne di sensibilizzazione per studenti e famiglie sull’importanza del consumo di prodotti locali sani e nutrienti.
La storia di Kalizeta dimostra come il progetto “Nutrire la città” stia facendo la differenza.
Grazie al lavoro svolto da Mani Tese ETS, ACRA, AICS e gli altri partner, non solo si migliora la sicurezza alimentare della popolazione, ma si offre una possibilità di riscatto economico e sociale a chi, come Kalizeta, ha vissuto situazioni di estremo disagio.