NO TA GERI MUDANÇA! JOVENS E MULHERES PROTAGONISTAS DA INCLUSÃO NA GUINÉ-BISSAU

Formazione professionale e inclusione sociale

Il contesto

In Guinea-Bissau, l’instabilità politica, socioeconomica ed ecologica, alimentata da un debole quadro istituzionale e legislativo, così come da norme e tradizioni culturali dannose, ha un impatto negativo sulla protezione dei gruppi vulnerabili e marginalizzati, in particolare giovani, donne, minori e disabili.

Oltre il 50% delle donne con scarsa o nessuna istruzione sono vittime di matrimoni forzati e precoci, mentre il 52% delle donne tra 0 e 49 anni ha subito mutilazioni genitali femminili. Le donne con disabilità subiscono spesso una doppia discriminazione, basata sia sul genere che sulla disabilità. Solo il 58% delle donne con disabilità ha ricevuto un’istruzione superiore al livello primario, rispetto al 66% delle donne senza disabilità. La società civile svolge un ruolo cruciale nel superare l’inerzia dello Stato. Grazie alle Organizzazioni della Società Civile (OSC) sono state promulgate leggi come la Legge 14/2011 contro la Mutilazione Genitale Femminile, la Legge 12/2011 contro la Tratta di Esseri Umani, la Legge 6/2014 contro la Violenza Domestica e la Strategia Nazionale per l’Inclusione delle Persone con Disabilità (2022). Tuttavia, le OSC non dispongono delle risorse necessarie per garantire l’effettiva applicazione di queste leggi.

Gli obiettivi

L’intervento qui proposto mira a promuovere una società inclusiva capace di offrire opportunità di formazione professionale e di occupazione a tutti, favorendo la crescita economica partecipativa e sostenibile. L’obiettivo è quindi Promuovere politiche e pratiche di lavoro inclusivo, migliorare l’offerta di competenze lavorative per giovani, donne e persone con disabilità, e facilitare l’accesso al mercato del lavoro attraverso il supporto all’imprenditoria nelle regioni di abu, Bafatá, Oio, Cacheu e il Settore Autonomo di Bissau.

Le attività

Questa proposta progettuale, promossa da Associazione Mani Tese in partnership con Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO), Amigos da Criança (AMIC) e la Federazione delle Associazioni per la difesa e promozione dei diritti delle persone con disabilità in Guinea-Bissau (FADPD-GB), ha una durata prevista di 30 mesi.

 

RISULTATO 1 – LE OSC DELLE 5 REGIONI RAFFORZERANNO LE PROPRIE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E TECNICHE, LA LORO CAPACITÀ DI RILEVARE E GESTIRE SITUAZIONI DI VULNERABILITÀ, E DI PORTARLE ALL’ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI A VARI LIVELLI

 

A1.1 Studio di base

Il progetto inizierà con la definizione di una linea di base delle Organizzazioni della Società Civile (OSC) nelle cinque regioni di intervento (SAB, Gabu, Bafatá, Oio e Cacheu) che si occupano dei diritti delle donne e dei giovani in situazioni di vulnerabilità. L’obiettivo di questa attività è identificare il livello di strutturazione delle OSC per poi selezionare un totale di venti organizzazioni che saranno beneficiarie del progetto. I criteri di selezione includeranno: i) area tematica di intervento, ii) beneficiari target dell’OSC, iii) regione di intervento, iv) rilevanza dell’OSC per la comunità, v) numero di donne/giovani/persone con disabilità coinvolti nella gestione dell’OSC. In primo luogo, sarà sottoposto un questionario alle organizzazioni preselezionate, definendo la loro geolocalizzazione, caratteristiche sociodemografiche, organigramma, gestione interna, intervento e metodi di comunicazione esterna con i gruppi target, la popolazione e le istituzioni. In secondo luogo, attraverso un “djumbai” (un incontro) con i membri dell’organizzazione, sarà effettuata un’analisi SWOT per completare il quadro delle necessità e potenzialità. Le informazioni raccolte saranno sistematizzate in un documento di linea di base per ciascuna organizzazione selezionata, da cui sarà compilato un dossier personalizzato per registrare i progressi delle OSC secondo gli indicatori del progetto. La definizione della linea di base servirà anche a definire il pacchetto di formazione previsto per il primo risultato.

 

A1.2 Rafforzamento delle capacità organizzative e tecniche delle OSC

Le OSC individuate durante lo studio di base effettuato ad inizio progetto parteciperanno ad un processo di formazione finalizzato al rafforzamento delle capacità organizzative e tecniche in modo olistico e omnicomprensivo.  Il corso sarà condotto da un formatore specializzato e si terrà nelle cinque regioni di intervento. Ci saranno due sessioni per un totale di 16 giorni. Per ogni sottomodulo, le OSC beneficiarie indicheranno la persona più adatta a partecipare, in base alle funzioni svolte nell’organizzazione. La formazione generale durerà dieci giorni, seguita da un periodo di nove mesi di tutoraggio con un formatore regionale sul campo e una sessione finale di aggiornamento di sei giorni. L’assistenza tecnica personalizzata durante tutto il progetto offrirà indicazioni pratiche e assistenza nell’implementazione delle migliorie necessarie. Le tematiche dei moduli di formazione verteranno su: Governance, Gestione finanziaria e amministrativa, Raccolta fondi, Comunicazione e informatica, Monitoraggio e valutazione. Quest’ultimo sviluppato per tenere traccia dei progressi fatti dalle OSC i cui risultati saranno registrati in un dossier personalizzato.

A1.3 Rafforzamento delle capacità psicosociali delle OSC

Mani Tese organizzerà un corso di formazione finalizzato al rafforzamento delle capacità psicosociali delle OSC individuate, affinché possiedano quelle competenze adeguate a riequilibrare il benessere socio-relazionale e la psiche delle persone con cui lavorano, in modo che possano reintegrarsi progressivamente nel loro contesto soci-familiare.  con l’obiettivo di condividere gli strumenti di accoglienza e le esperienze sistematizzate nel progetto precedente (schede di registrazione, fascicoli e piani individuali di reinserimento). I corsi saranno rivolti ad un totale di 25 persone. Il corso sarà condotto da un formatore specializzato e si terrà nelle cinque regioni di intervento in due sessioni di cinque giorni ciascuna. Durante la prima sessione, i membri delle OSC partecipanti saranno coinvolti in un esercizio di co-creazione di conoscenze relative allo sviluppo di un approccio psicosociale comune e trasversale alle vulnerabilità trattate dal progetto. A tal proposito, i partecipanti saranno incoraggiati a esplorare le dimensioni e le interconnessioni tra queste vulnerabilità, analizzando come i fenomeni di violenza, sfruttamento, abuso e discriminazione si intrecciano tra giovani e donne, inclusi disabili e bambini. Dopo la prima sessione, le OSC saranno invitate a sviluppare un protocollo psicosociale basato sull’intersezionalità, specifico per la propria organizzazione. Le OSC avranno sei mesi per prepararlo, accompagnate da un tutor regionale. Successivamente, si terrà una seconda sessione di aggiornamento, durante la quale le OSC presenteranno il lavoro svolto e avranno l’opportunità di rivedere le basi teoriche del tema e correggere eventuali errori.

A1.4 Rafforzamento delle capacità di advocacy delle OSC

Il modulo di formazione previsto in questa attività ha come obiettivo il rafforzamento delle capacità di advocacy. L’idea di base di questo modulo di formazione è che è possibile intervenire in quest’area rafforzando le capacità organizzative delle OSC e fornendo loro una metodologia più strutturata e organizzata, solitamente assente nel loro quadro di conoscenze sui metodi di intervento. Il corso sarà condotto da un formatore specializzato e si terrà nelle cinque regioni di intervento. Ci saranno due sessioni di tre giorni ciascuna: durante la prima, i partecipanti si familiarizzeranno con il quadro teorico del tema. Sarà inoltre chiesto loro, fin dai primi giorni, di pensare a un argomento su cui creare un’azione di advocacy da presentare entro la fine della settimana. Dopo la prima sessione, le OSC saranno invitate a sviluppare l’idea proposta, mettendo in pratica la metodologia appresa. In questo processo, saranno accompagnate da un tutor regionale sul campo. Le OSC avranno sei mesi per organizzare le proprie azioni. Successivamente, si terrà una seconda sessione di aggiornamento, durante la quale le organizzazioni presenteranno il lavoro svolto e avranno l’opportunità di rivedere i fondamenti teorici del tema e correggere eventuali errori. Sarà incoraggiato il lavoro di gruppo tra diverse OSC con obiettivi comuni e lo sviluppo di azioni reali di advocacy che, anziché essere semplici esercizi, potranno essere implementate anche oltre il corso.

A1.5 Rafforzamento delle capacità psicosociali delle istituzioni

Oltre a rafforzare le OSC, il progetto si occuperà trasversalmente di migliorare anche le capacità psicosociali delle istituzioni così da moltiplicarne l’impatto nelle regioni target. In questo contesto, il rafforzamento delle capacità psicosociali delle istituzioni sarà articolato su tre pilastri:

 

L’attitudine sensibile da adottare nei confronti di una persona vulnerabile. Verranno incoraggiati i funzionari all’uso di un linguaggio prudente, non offensivo e non discriminatorio e un comportamento di comprensione e solidarietà.
Analisi del quadro politico e legislativo. Saranno presentate leggi e politiche pubbliche riguardanti fenomeni di violenza, sfruttamento, abuso e discriminazione che colpiscono trasversalmente donne, giovani e persone con disabilità.
Analisi e miglioramento dei codici di condotta dell’istituzione: I rappresentanti delle istituzioni saranno chiamati a esaminare i codici di condotta esistenti nelle loro istituzioni, sulla base di documenti come statuti, codici etici o politiche interne.            
Il corso sarà condotto da un formatore specializzato e si terrà in ciascuna delle cinque regioni di intervento, con due sessioni intervallate per monitorare l’applicazione delle competenze apprese. Sarà rivolto a rappresentanti della polizia, dei servizi sociali, degli ospedali e dei centri sanitari, delle istituzioni giudiziarie, delle scuole, dei centri educativi, dei rappresentanti religiosi e delle amministrazioni locali. La prima sessione di formazione avrà una durata di sei giorni (due giorni per ciascun pilastro formativo). Successivamente, un tutor locale incontrerà quindicinalmente, per sei mesi, i funzionari partecipanti al corso per chiarire dubbi e migliorare l’applicazione quotidiana delle competenze acquisite. Dopo sei mesi, si terrà una seconda sessione di aggiornamento di due giorni per rivedere i concetti teorici sulla base dell’esperienza pratica. In questa occasione, i partecipanti presenteranno le difficoltà incontrate, le soluzioni adottate e quelle ancora da trovare, che verranno discusse con gli altri partecipanti.

 

RISULTATO 2 – LE OSC DELLE 5 REGIONI AVRANNO MIGLIORATO IL DIALOGO CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DI PIANI E AZIONI POLITICHE A FAVORE DEI GRUPPI VULNERABILI E MARGINALIZZATI, CON UN FOCUS PARTICOLARE SU GIOVANI E DONNE (R2)

A2.1 Rafforzamento e/o costituzione di comitati regionali

Il rafforzamento delle OSC è accompagnato da un miglioramento della cooperazione con le istituzioni. Questa attività mira a creare una linea operativa di cooperazione tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni a livello regionale coinvolte nella lotta contro la violenza, lo sfruttamento, l’abuso e la discriminazione di donne e giovani, inclusi disabili e minori. In primo luogo, saranno identificate le OSC (incluse quelle rafforzate attraverso le attività del primo risultato) e i principali attori istituzionali (centri di accesso alla giustizia, centri sanitari, polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, dipartimenti specifici delle amministrazioni locali, ecc.) e stabiliti i primi contatti. Durante il primo incontro di presentazione, ogni partecipante spiegherà il proprio ruolo, l’istituzione a cui appartiene e il servizio offerto sui fenomeni di violenza, sfruttamento, abuso e discriminazione contro donne e giovani, inclusi disabili e minori. Da queste informazioni sarà creata una mappa delle possibili collaborazioni tra le OSC e le istituzioni. Durante i “djumbai”, le OSC e le istituzioni avranno l’opportunità di discutere la gestione di casi critici, condividere informazioni e dati, raccontare come le parti (OSC-OSC e OSC-istituzioni) collaboreranno per trovare soluzioni alle sfide di cooperazione.

A.2.2 Rafforzamento dei tavoli di dialogo esistenti

L’attività mira a continuare e rafforzare due tavoli di dialogo e concertazione tra le OSC e le istituzioni a livello nazionale, rispettivamente sui temi della violenza contro le donne e i diritti delle persone con disabilità. Attraverso questa attività del progetto, si intende rafforzare l’esistenza del tavolo e la sua appropriazione da parte di tutte le OSC e istituzioni membri, continuando a offrire opportunità di discussione, consultazione, denuncia e organizzazione di azioni di advocacy per la difesa dei diritti delle donne. In particolare, sarà data enfasi ad alcune raccomandazioni che spesso ritornano al centro del dibattito: 1) la necessità di adottare misure contro le coperture illecite da parte dei centri sanitari e delle forze di polizia nel trattamento delle vittime di violenza di genere; 2) l’assegnazione di fondi dedicati alle questioni dei diritti umani.

Su queste questioni, i partecipanti saranno invitati, durante 6 riunioni, cogestite da Mani Tese e AMIC, a formarsi, a scambiare informazioni e successivamente a creare due campagne di advocacy (una per ciascuna delle questioni menzionate sopra) durante altre 6 riunioni. L’attività 2.2 mira a riprendere e approfondire il processo iniziato in collaborazione con STARS, grazie alla partecipazione attiva della FADPD-GB, del MINSAP e dell’OMS, per creare un Piano Nazionale di Riabilitazione che risponda alle esigenze di riabilitazione essenziali delle persone, sia disabili che no, in Guinea-Bissau.

A2.3 Promozione di reti internazionali

Questa attività mira a portare la voce dei diritti delle persone vulnerabili della Guinea-Bissau a livello dell’Africa occidentale, con la quale il paese condivide sfide sociali. si intende rendere la Guinea-Bissau protagonista di una delle riunioni del comitato di pilotaggio per l’anno 2025, con l’obiettivo di dedicare parte del tema ai matrimoni forzati e precoci nell’Africa occidentale, dare risonanza al fenomeno e chiedere un’azione di cambiamento a livello sub-regionale. L’attività si occuperà di rafforzare in questo contesto di rafforzare sia AMIC che FADPD-GB, già parte di reti sub-regionali nelle quali rappresentano la Guinea Bissau.

A.2.4 Azioni di sensibilizzazione

Le azioni di sensibilizzazione mirano a creare una presa di coscienza collettiva, riducendo lo stigma e migliorando la percezione pubblica su questi temi. Esse includono campagne informative sui media che affronteranno i temi della violenza di genere, del matrimonio precoce e forzato, della mutilazione genitale femminile, dei diritti dei giovani e delle persone con disabilità; eventi comunitari e teatrali eseguite da gruppi teatrali locali che insceneranno situazioni di vita quotidiana riguardanti la violenza domestica, il matrimonio precoce e i diritti delle persone con disabilità; campagne di sensibilizzazione nelle scuole dove saranno organizzati seminari e workshop nelle scuole secondarie e nelle università delle cinque regioni target; giornate di sensibilizzazione pubbliche coordinate con i principali attori locali e nazionali in collaborazione con le OSC e le istituzioni locali.

A.2.5 Creazione di meccanismi di allerta comunitaria

Un altro pilastro fondamentale del progetto è la creazione o il rafforzamento dei meccanismi di allerta comunitaria (SAC – Sistema di Allerta Comunitaria) nelle cinque regioni di intervento. Il percorso di creazione dei SAC passa dalla costituzione di gruppi di monitoraggio comunitario formato da membri delle OSC e volontari locali, i quali saranno formati sull’identificazione, registrazione e segnalazione dei casi di violenza e discriminazione. I SAC lavoreranno in stretta collaborazione con le autorità locali e verranno coadiuvati da una sensibilizzazione comunitaria sul loro funzionamento

A.2.6 Sostenibilità delle azioni

Per garantire il funzionamento delle attività qui sopra verranno creati dei meccanismi che prevedono un coinvolgimento costante delle autorità locali e nazionali per poter capitalizzare nelle pratiche e nelle politiche pubbliche ed istituzionali. Inoltre, le OSC verranno supportate nel rafforzare le proprie capacità organizzative e finanziarie di modo da garantirne una continuità futura operativa. Infine, verranno stabiliti sistemi di monitoraggio e valutazione per poter apportare eventuali correzioni durante l’implementazione e migliorare la sostenibilità dell’iniziativa.

RISULTATO 3 – LE OSC DELLE 5 REGIONI SONO DIVENTATE PROMOTRICI DI INIZIATIVE DI CITTADINANZA ATTIVA NEI CAMPI DELLA PREVENZIONE, PROTEZIONE E RIABILITAZIONE DI GIOVANI E DONNE.

A3.1 Rafforzamento delle capacità tecniche dei giovani e delle donne per l’accesso al lavoro

Questa attività è volta a migliorare le competenze professionali dei beneficiari, attraverso la formazione tecnica e professionale che risponda alle esigenze del mercato del lavoro locale. Il progetto inizierà con l’identificazione delle competenze tecniche richieste dalle economie locali delle cinque regioni target. Un’analisi preliminare sarà condotta insieme alle OSC, alle istituzioni locali e ai rappresentanti del settore privato per identificare i settori in cui esiste una maggiore richiesta di lavoro e quali competenze tecniche sono necessarie; successivamente a questa analisi il progetto prevede la creazione di percorsi formativi nelle seguenti aree: agricoltura e trasformazione dei prodotti agricoli, artigianato e produzione locale, tecnologie dell’informazione e comunicazione. Le OSC coinvolte nel progetto collaboreranno con i centri di formazione professionale già esistenti nelle regioni target per organizzare corsi specifici che rispondano alle esigenze individuate. I formatori locali saranno selezionati e preparati per erogare la formazione in modo efficace, con un’attenzione particolare all’inclusione delle persone con disabilità e un tutoraggio continuo.

A3.2 Creazione di microimprese e supporto all’imprenditorialità

Questa attività mira a creare un ambiente favorevole all’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, promuovendo al contempo la loro autonomia economica. In collaborazione con la Federazione delle Associazioni per la Difesa e Promozione dei Diritti delle Persone con Disabilità in Guinea-Bissau (FADPD-GB), verrà condotta una mappatura delle persone con disabilità nelle regioni target. Una volta completata la mappatura, le persone con disabilità identificate saranno coinvolte in percorsi formativi tecnici e professionali mirati. I corsi di formazione saranno progettati per fornire competenze direttamente spendibili sul mercato del lavoro, sulle tematiche già considerate in precedenza. Per coloro che desiderano avviare un’attività economica autonoma, sarà offerto un programma di supporto all’imprenditorialità; trasversalmente sarà portato avanti un lavoro di sensibilizzazione dei datori di lavoro coordinato con il Ministero del Lavoro e altre autorità compenteti per garantire da una parte una maggiore inclusività e maggiori opportunità lavorative per le persone con disabilità, dall’altra per garantire che le politiche pubbliche siano sempre più attente a questo tipo di tematiche.

A3.3 Promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

In questa azione ci sono due componenti: da un lato, le 4 microimprese riceveranno un ulteriore supporto tecnico per le loro attività; dall’altro verrà proposto un elemento più innovativo: il rafforzamento del ruolo attivo delle donne imprenditrici come antenne che promuovono l’integrazione socioeconomica delle altre donne. Per questo motivo, gli imprenditori riceveranno una formazione dagli assistenti sociali di Mani Tese su come diventare agenti proattivi nella lotta alla violenza di genere.

A3.4 Sviluppo di partenariati pubblico-privati per l’inclusione lavorativa

Il progetto mira a rafforzare la collaborazione tra il settore pubblico, il settore privato e le OSC, creando una rete di partenariato che promuova l’occupazione e l’inclusione sociale. Saranno condotte analisi di mercato e consultazioni con le imprese locali, le autorità pubbliche e le OSC per identificare opportunità di partnership pubblico-privato. Ciò verrà seguito dallo sviluppo di protocolli di intesa per formalizzare l’impegno comune alla promozione dell’inclusione lavorativa delle categorie vulnerabili e dalla creazione di programmi di tirocinio e apprendistato nelle aziende locali di modo da offrire esperienza pratica e persino una possibilità di impiego successiva. Si terranno eventi di networking tra OSC, imprese e istituzioni pubbliche per facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche di cui tener conto.

A3.5 Iniziative di cittadinanza attiva

Il progetto vuole stimolare una presa di coscienza collettiva riguardo ai diritti e alle responsabilità dei cittadini, promuovendo l’impegno civico come strumento per migliorare le condizioni di vita delle categorie più vulnerabili. Saranno istituiti gruppi di cittadinanza attiva nelle cinque regioni target formati da giovani, donne e persone con disabilità con il compito di stimolare partecipazione civica e dialogo pubblico. I membri dei gruppi di cittadinanza attiva saranno formati sui diritti e doveri del cittadino, l’adovcacy e la partecipazione politica e l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione. Inoltre, essi organizzeranno eventi comunitari nelle forme di dibattiti aperti pubblici ed eventi culturali quali spettacoli teatrali, concerti e mostre artistiche per assicurare una sensibilizzazione sui temi di rilevanza sociale. I gruppi di cittadinanza attiva inoltre verranno coadiuvati alla partecipazione dei processi decisionali e in particolare avranno la possibilità di avviare iniziative di advocacy a livello regionale attraverso la collaborazione con istituzioni e OSC locali.

A3.6 Attività generatrici di reddito per i gruppi vulnerabili

Questa attività mira a fornire supporto economico diretto a giovani, donne e persone con disabilità attraverso lo sviluppo di attività generatrici di reddito. I beneficiari del progetto riceveranno formazione e assistenza tecnica per avviare attività generatrici di reddito. I corsi di formazione si concentreranno sulle seguenti aree: gestione di piccole imprese, tecniche di produzione e trasformazione e accesso al mercato. Il progetto, dunque, faciliterà l’accesso ai finanziamenti per i beneficiari assistendoli nelle richieste di finanziamento a tassi agevolati.