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Mirko Cecchi
Lotta alla fame, povertà e disuguaglianze

Mura accoglienti per proteggere un bambino

Halim non ha neanche 18 anni. Per sfuggire a un destino di povertà è stato allontanato dalla sua famiglia. Quelli come lui, vittime di traffico e abusi, vengono chiamati talibè”. Halim è stato salvato dalla strada e ha ritrovato il sorriso tra le mura del Centro di Accoglienza per Minori di Gabu, al confine tra Guinea-Bissau e Senegal. Fondato nel 2010, da allora ha dato rifugio ad almeno 1000 tra bambini e ragazzi. Dopo 10 anni di servizio, è nato il bisogno di rimettere a nuovo il centro, a partire dalle mura. Le pareti, il soffitto, le porte e gli infissi hanno bisogno di essere rinnovate e riparate, per poter continuare ad accogliere altri bambini nei prossimi anni.

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    GUINEA-BISSAU

    Con te possiamo ristrutturare le stanze del Centro di Accoglienza per Minori di Gabu

    Più dell’80.4% delle persone in Guinea Bissau vive sotto la soglia di povertà. Il paese vive diversi problemi, uno di questi è quello legato alle migrazioni non regolari di minori non accompagnati, definiti talibé”. I ragazzi vengono affidati dalle loro famiglie a persone conosciute per studiare allestero. In realtà, finiscono vittime di traffico e abusi  e spesso sfruttati in attività di accattonaggio.

    Grazie a questo intervento possiamo:

    – ristrutturare il Centro di Accoglienza per Minori di Gabu

    – migliorare i servizi del Centro di Accoglienza

    – garantire un futuro a tanti minori che oggi hanno perso ogni speranza

    – combattere il fenomeno del talibè” e gli abusi sui minori