Partenariato per uno sviluppo sostenibile tra Italia e Burkina Faso (I° – II° – III° – IV° – V° anno)
Il programma intende contribuire alla piena realizzazione del diritto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali e sostenendo la strategia nazionale di lotta alla povertà in Burkina Faso.
Il contesto
In Burkina Faso la variazione ciclica dei livelli di produzione alimentare, lo scarso accesso ai servizi di base, la volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli e il degrado ambientale rappresentano le gravi difficoltà che devono affrontare le famiglie che vivono nelle zone rurali. Si tratta di condizioni che, senza interventi adeguati, sono destinate a peggiorare. In questo stato di insicurezza alimentare, le famiglie rurali si vedono costrette a vendere stock di cereali e scorte di sementi, ricorrere alla migrazione, ridurre la quantità e la qualità degli alimenti o vendere i beni familiari.
Gli obiettivi
I° anno
Il progetto ha voluto contribuire alla piena realizzazione del diritto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali e sostenendo la strategia nazionale di lotta alla povertà in Burkina Faso. Si è voluto sviluppare un approccio integrato per la sostenibilità socio-economica e rafforzare le capacità dei produttori agricoli familiari e delle loro forme associative, per il miglioramento della produttività. Sono stati favoriti l’accesso al mercato e l’organizzazione comunitaria.
II° anno
Il progetto ha voluto contribuire alla piena realizzazione del diritto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali e sostenendo la strategia nazionale di lotta alla povertà in Burkina Faso.
III° anno
IV° – V° anno
Il programma ha inteso contribuire alla realizzazione del diritto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali nella zona interessata dal progetto e sostenendo la strategia nazionale di lotta alla povertà in Burkina Faso.
Gli obiettivi, in particolare, del IV e V anno di attività sono stati:
- Lo sviluppo di un approccio integrato per la sostenibilità socioeconomica delle filiere agroecologiche
- Il rafforzamento dei produttori agricoli familiari e le loro associazioni.
Le attività
I° anno
- Sono stati distribuiti 50 kg di semi di cipolla, 3,5 kg di semi di pomodoro, 25 kg di semi di gombo, 5,2 kg di semi di cetriolo. In totale, il progetto ha assegnato 83,7 kg di sementi a 494 produttori. Sono stati messi a coltura 60 ettari di terreno.
- Sono stati realizzati 400 siti di produzione di compost e ne sono state prodotte 47 t.
- Sono state realizzate formazioni sulle diverse attività di post raccolta, trasformazione e stoccaggio.
- Sono state acquistate 10 griglie per l’essiccazione dei prodotti orticoli.
- Sono state installate 3 motopompe e realizzati 3 perimetri irrigati.
- 363 produttori agricoli hanno partecipato a una campagna di sensibilizzazione sull’agroecologia.
- Sono stati realizzati 3 incontri per la formazione della cooperativa dei produttori orticoli del bacino di Loumbilà. A seguire 24 persone hanno partecipato ad una formazione della durata di 5 giorni in aspetti legali e modalità di gestione della leadership, mentre altri 12 hanno ricevuto una formazione in marketing e gestione d’impresa.
II° anno
Sono stati messi a coltura 100 ettari di terreno, sono stati organizzati 6 corsi su svariati argomenti, dalle tecniche agricole ai sistemi di conservazione dei relativi prodotti, dalla commercializzazione delle derrate alla gestione delle attività associative dei vari gruppi di contadini. Sono state realizzate 2 campagne di sensibilizzazione sulle tecniche agroecologiche e sulla conservazione dei suoli, che hanno interessato 426 produttori, a 50 dei quali sono state anche fornite le attrezzature relative. E poi 7 pompe meccaniche per l’irrigazione, la costituzione di un fondo di garanzia di cui hanno beneficato 159 persone, che hanno così potuto fruire di un prestito per l’acquisto dei fattori di produzione, la costruzione di 2 magazzini di stoccaggio attrezzati di griglie di essiccamento e di scaffali, e di due magazzini per il warrantage.
Ciò che ancor più fa sperare per il futuro è il rafforzamento delle unioni di produttori (quella di Loumbila e quella di Boulkiemdé), cruciali per migliorare la qualità della produzione, per ottimizzare i costi e per più proficuamente favorire il posizionamento sui mercati. Anche questo è l’obiettivo del successivo progetto.
III° anno
- È stato costruito un magazzino per la conservazione della cipolla presso il villaggio di Kourityaoghin. Il magazzino può contenere 40 tonnellate di cipolle.
- È stata costruita presso il comune di Thyou, nel Boulkiemdé, una Boutique d’intrants , ovvero un negozio di sementi, concimi, attrezzi agricoli. È stato inoltre proposto un percorso di formazione ai membri che sono stati selezionati per far parte del comitato di gestione.
- I seminari multi attori a Loumbilà e nel Boulkiemdé hanno messo in contatto i produttori con i commercianti di fattori di produzione e attrezzature agricole onde migliorare le modalità di collaborazione, mentre gli operatori del progetto hanno partecipato a una formazione in monitoraggio e valutazione.
- Per quel che riguarda il warrantage, sono stati costruiti magazzini per le Unioni di Nanoro e Ramongo e sono stati selezionati i membri dei comitati di gestione.
- È stato realizzato, insieme a CISV, un atelier sulle gestione tecnica, il monitoraggio e la capitalizzazione delle Boutiques.
- Il fondo di garanzia messo a disposizione dell’Unione di Loumbilà è stato aumentato da 11.645 a 16.645 €. Questo ha permesso a 218 produttori di ricevere crediti per le proprie attività agricole pari ad un ammontare totale di 36.176 €.
- È stata costruita la sede dell’Unione dei produttori orticoli di Loumbilà, a lungo richiesta dalla stessa Unione, che ha messo a disposizione il terreno. Servirà da luogo di incontro, formazione, coordinamento e deposito momentaneo di input e prodotti agricoli.
- È stata realizzata una visita di scambio reciproco tra l’Unione dei produttori orticoli di Loumbilà e l’Associazione di donne produttrici orticole di Sabtenga.
- È stato completato il video sulle pratiche locali e tradizionali, poi presentato durante la giornata di Terra Madre Burkina Faso. Inoltre è stato organizzato un seminario di riflessione sulla tematica dell’agroecologia.
- Oltre a quelli già citati, si sono svolti numerosi corsi e seminari sui cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare, sulla gestione degli stock, sulla commercializzazione dei prodotti, sull’attività di warrantage, sulla gestione contabile e finanziaria e sul rafforzamento delle unioni dipartimentali di orticoltori.
IV° anno
Attività di formazione e sensibilizzazione
- Sono state realizzate numerose attività di sensibilizzazione e di formazione, in particolare, sull’impiego di tecniche di agricoltura biologica.
- Abbiamo organizzato dei laboratori sulla commercializzazione dei prodotti bio, sulla commercializzazione comunitaria dei prodotti agricoli e delle visite guidate a fattorie agroecologiche di successo.
- Abbiamo anche diffuso dei video sulla produzione e gestione dei raccolti.
- Abbiamo intrapreso, in collaborazione con Slow Food e Watinoma, un’attività di sensibilizzazione nelle scuole di Kouritiyaoghin e di Wemtinga sulla corretta educazione alimentare e sulle buone pratiche di produzione agricola.
Il lavoro sul campo
- Abbiamo assistito 14 donne (con consulenze, materiali agricoli, fattori di produzione, recinzioni, talee…) nella coltivazione di 14 fattorie sperimentali agroecologiche. Il primo raccolto è stato di ben 2.800 kg, costituito prevalentemente da pomodori, cetrioli e cipolle.
- Abbiamo messo a coltura un terreno acquistato in precedenza dall’Unione dei contadini di Loumbila attrezzandolo con un pozzo a energia solare e con un serbatoio per l’irrigazione. Gestito dai membri dell’unione, il terreno è servito per sperimentare e diffondere le varie pratiche agroecologiche.
Attività per rafforzare la coesione e l’efficienza comunitaria
- Abbiamo formato un assistente tecnico per l’Unione di Loumbila, inserendo l’organizzazione nell’Unione nazionale di produttori di cipolle.
- Abbiamo realizzato uno studio di mercato sui legumi bio.
- Abbiamo svolto attività di monitoraggio sul negozio di strumenti di produzione agricoli, acquistati collettivamente dalla comunità locale per essere rivenduti ai coltivatori a prezzi accessibili.
- Abbiamo anche svolto attività di monitoraggio del fondo di microcredito per l’acquisto di materiali agricoli.
Il tasso di restituzione dei crediti è stato del 100%, un risultato assolutamente eccezionale.
V° anno
Attività orticola nella provincia dell’Oubritenga
In questa attività, è stata dedicata un’attenzione particolare alle donne, di solito pesantemente penalizzate anche nella ripartizione dei lavori campestri. Abbiamo promosso e rinforzato l’associazionismo, raggruppando le varie associazioni in un’unica Unione, che attualmente conta 400 membri e che in futuro si prevede di strutturare in una vera e propria cooperativa.
- È attivo, per gli agricoltori e le agricoltrici, un fondo di microcredito che vanta un’encomiabile tasso di restituzione del 100%.
- Una convenzione con altre 14 associazioni locali, inoltre, permette di fornire regolarmente ristoranti e supermercati della zona.
- La produzione agricola si sta progressivamente convertendo al biologico, più redditizio e salutare. Particolarmente importante è stata la formazione degli operatori agricoli.
- È stato adibito un terreno per la sperimentazione delle tecniche agricole irrigato con un pozzo alimentato a energia solare ed affiancato da magazzino e una sala per le formazioni. Le sperimentazioni sono già iniziate su alberi da frutto, acacia nilotica e nuove colture.
Il bilancio finale è stato molto gratificante: in un anno le fattorie agroecologiche sono passate da 14 a 35.
Orticoltura e risicoltura nella provincia di Boulkiemdé
Questa attività è stata realizzata su 20 ettari di terreno coltivati a riso e orti (per dare un’idea, si tratta di un’area vasta come 40 campi da calcio). È anche in funzione un negozio di prodotti agricoli.