No tene diritu a um vida sem violência
Un progetto per il rafforzamento dei meccanismi di protezione delle vittime di GBV e promozione dei diritti delle donne in Guinea-Bissau.
Contesto
In Guinea-Bissau la disuguaglianza di genere è a livelli allarmanti. Di queste il 30% sono ragazze tra 0 e 14 anni. Le zone rurali sono i luoghi in cui questa pratica è più diffusa.Le donne sono esposte a diverse forme di violenza (domestica, psicologica e sessuale, matrimoni precoci e/o forzati e mutilazioni genitali femminili), quasi sempre avviene tra le mura domestiche ed ecco perché spesso è anche socialmente accettata. Sebbene i casi siano frequenti sia in ambito urbano che rurale, è in quest’ultimo contesto che il problema della violenza di genere assume i caratteri più preoccupanti, a causa dell’isolamento e della difficoltà di accesso ai servizi di informazione o protezione per le donne.
Obiettivi
Il progetto NO TENE DIRITU A UM VIDA SEM VIOLÊNCIA (Noi abbiamo diritto a una vita senza violenza) mira a garantire continuità alla promozione e alla tutela dei diritti delle donne e delle ragazze nel Paese, come previsto dalla CEDAW – Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. L’obiettivo del progetto è di combattere e prevenire la violenza di genere nelle regioni di Quínara, Tombali, Bafatá, Gabu, Cacheu, Oio e SAB, migliorando il sistema di protezione delle vittime e promuovendone il reinserimento socio-economico.
Attività
Mani Tese si occuperà di implementare prevalentemente le attività del primo punto mentre collaborerà con i partner FEC ed ENGIM in alcune attività del secondo e terzo punto.
1) Protezione delle vittime di violenza e loro reinserimento
Assistenza educativa, psicosociale e legale alle donne vittime di violenza di genere ospitate dai due centri di accoglienza del Paese.
Il progetto fornisce protezione alle donne vittime di violenza di genere negli unici due centri di accoglienza per le vittime di violenza sulle donne nel Paese: il Centro de Acolhimento de Bissau gestito in collaborazione con il partner AMIC e la Casa de Acolhimento de São Domingos gestito insieme a Embo Buerer. I due centri garantiscono alle ospiti assistenza psicosociale, giuridica, cure mediche, percorsi di reinserimento socio-economico nella comunità e assistenza educativa.
Selezione e formazione delle famiglie affidatarie per ragazze e donne vittime di violenza di genere
Le famiglie affidatarie sono importanti spazi di accoglienza informali per le vittime che si trovano nelle zone più remote e che i centri di accoglienza non riescono a coprire. Dieci famiglie si sono rese disponibili a dare continuità all’azione di accoglienza già avviata con il precedente intervento mentre quattro saranno le nuove che verranno selezionate nelle regioni di Cacheu, Oio e Tombalì, dove questi spazi non sono ancora presenti.
Rafforzamento delle competenze del personale dei centri di accoglienza e delle associazioni per l’assistenza e il reinserimento delle vittime di violenza di genere
Mani Tese ha organizzato due corsi di formazione per 25 persone con l’obiettivo di condividere gli strumenti di accoglienza e le esperienze del progetto precedente migliorando l’assistenza alle donne vittime di violenza.
Realizzazione di uno spazio pilota di dialogo e consultazione dei principali stakeholders per la promozione di politiche pubbliche orientate alla difesa dei diritti delle donne
Il progetto ha promosso la creazione del primo spazio di dialogo tra Ministeri, Organizzazioni della Società Civile e attori pubblici e privati al fine di favorire la realizzazione di una rete politica che miri a costruire e presentare proposte di leggi, dialogo e pressione sul governo per contrastate la violenza di genere e promuovere la parità di genere. Coordinato dall’Istituto donne e bambini (IMC) e coadiuvato da Mani Tese, lo spazio sarà attivato in collaborazione con il Ministero della Donna, della Famiglia e della Coesione Sociale.
2) Rafforzamento delle competenze e degli strumenti della rete dei servizi per le vittime di violenza di genere
Formazione di tre tecnici dei tre Centri di Accesso alla Giustizia (CAJ) di Gabu, Mansoa e Canchungo sulle competenze psicosociali e l’assistenza alle vittime di violenza di genere
Sono state rafforzate le competenze dei CAJ in quanto enti che forniscono supporto legale gratuito alle vittime di violenza di genere. Le formazioni si sono basate sul Manuale per il trattamento delle vittime di violenza nel contesto dei CAJ sviluppato con il progetto precedente. Un’attenzione particolare è stata data alle accortezze psico-sociali che tengano conto del trauma subito dalle vittime.
Monitoraggio delle pratiche di formazione per i CAJ
Il follow-up psicosociale dei casi sul campo sarà svolto dagli assistenti sociali di Bafatá, Buba e São Domingos, supervisionati dal Coordinatore Locale di Mani Tese, che ha lavorato in modo strutturato con il TAJ (Tecnici del Supporto Legale) nell’individuare e assistere le vittime facilitandone l’accoglienza negli spazi informali o, nei casi più gravi, indirizzandole verso i centri di accoglienza.
Rafforzamento delle competenze delle istituzioni preposte all’assistenza alle vittime di violenza di genere
È stata prevista una formazione iniziale di tre giorni a circa 100 tecnici (tra cui rappresentanti del Tribunale, assistenti sociali ospedalieri, responsabili degli spazi di accoglienza informale nelle regioni, attivisti…) che fanno parte della Rete dei soggetti attivi nella violenza di genere. Alla formazione è seguito un incontro mensile in ciascuna regione per monitorare i casi.
Miglioramenti strutturali dei tre centri regionali di assistenza alle vittime (CRA) all’interno dei CAJ
L’intervento ha lo scopo di migliorare i 3 CAJ regionali di Gabu, Mansoa e Canchungo che fungono anche da centri regionali di assistenza alle vittime (CRA). Lo scopo è quello di migliorare la gestione e la privacy dell’assistenza alle vittime attraverso la separazione degli spazi e la dotazione di armadietti e faldoni per la conservazione in sicurezza dei dati sensibili.
3) Accesso delle ragazze e delle donne vulnerabili alla formazione professionale e alle opportunità di reinserimento socioeconomico
Formazione professionale alberghiera per 30 studenti all’Escola Murialdo de Bissau
È stato realizzato un corso professionale nel settore alberghiero presso la scuola S. José de Murialdo che preparerà gli studenti ad attività legate alla pulizia, conservazione, manutenzione degli ambienti alberghieri e al servizio ai tavoli e bar nella ristorazione, durante il quale saranno realizzate da Mani Tese due sessioni di sensibilizzazione sui diritti delle ragazze e delle donne e sulla violenza di genere.
Reinserimento socio-economico delle vittime accolte presso il Centro di accoglienza di Bissau
Attraverso l’Agenzia per il Lavoro “MPilis Serviços” è stato facilitato il reinserimento socio-economico di almeno il 10% delle vittime di violenza di genere ospitate presso il centro di Bissau, le quali svolgeranno attività di formazione e tirocini della durata di tre mesi.
Accompagnamento di 4 microimprese femminili e reinserimento socio-economico
Questa attività prevede il supporto a 4 microimprese finanziate dal precedente progetto potenziandone il ruolo attivo nella promozione dell’integrazione socio-economica delle altre donne. Le imprenditrici hanno ricevuto dagli assistenti sociali di Mani Tese una formazione su come diventare agenti proattivi nella lotta alla violenza di genere.
Borse di studio per due donne vittime di violenza accolte presso il Centro de Acolhimento de São Domingos
Saranno assegnate a due ospiti del centro due borse di studio presso il CIFAP (Centro di Istruzione per la Formazione Professionale dell’Artigianato), uno degli istituti di formazione professionale più qualificati del Paese.
Formazione e inserimento lavorativo di 30 donne vittime di violenza presso il Centro di accoglienza di Bissau
Il corso ha compreso una prima parte relativa al rafforzamento di sé stesse e delle proprie capacità relazionali e una seconda sulle tecniche di ricerca del lavoro e di valorizzazione delle competenze professionali.