3 milioni di firme per fermare il TTIP
La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli […]
La mobilitazione cresce. La comunicazione aumenta. Sempre più persone sembrano aver compreso cosa sono i negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio. Questo era uno dei principali obiettivi della Campagna Stop TTIP, che anche Mani Tese sostiene, e che dichiarava molto chiaramente di voler “informare e sensibilizzare i cittadini riguardo i pericoli connessi al TTIP e al CETA, di dimostrare alle istituzioni europee che un ampio numero di cittadini si oppone a questi trattati, di costruire un forte movimento di opposizione in grado di diffondersi in tutti i paesi dell’UE, di difendere un sistema di garanzia dei diritti evoluto come quello europeo e di chiedere con forza modelli economico-finanziari equi e giusti che garantiscano livelli di sviluppo sostenibili”.
E l’obiettivo dei 3 milioni di firme è stato raggiunto.
Dal 10 al 17 ottobre centinaia di migliaia di persone scenderanno in piazza in tutta Europa con l’obiettivo di “intrecciare le molteplici istanze promosse dalla società civile, costruendo un grande blocco di opinione pubblica contraria ad un sistema di commercio internazionale che mette i diritti umani e civili in secondo piano rispetto agli interessi delle grandi multinazionali e dei gruppi finanziari”.
Diversi sono gli eventi previsti in tutta Italia: «I movimenti tornano in piazza per affermare che serve una netta inversione di rotta – dichiara Marco Bersani, fra i portavoce della Campagna Stop TTIP Italia – Il TTIP dev’essere fermato subito per riaprire la strada ad un nuovo modello sociale, fatto di beni comuni, diritti e democrazia, in Italia e in Europa». Alle manifestazioni di piazza e alle rappresentazioni che prenderanno vita nei centri urbani, verrà affiancata anche una imponente azione di lobby che interesserà i parlamentari italiani.
L’opposizione è reale e il dissenso in costante crescita non può essere ignorato dalle istituzioni. Oltre 3 milioni di cittadini hanno dichiarato di essere contrari e la società civile continua nella battaglia di diffusione del messaggio per rendere sempre più visibile un accordo che si presenta sempre meno chiaro e sempre più nascosto dai negoziatori.
Dichiara Monica di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia: “Ogni minimo tentativo da parte della Commissione europea e dei governi di tenere sotto silenzio un negoziato così importante è fallito miseramente, e più si scoprono le carte più risulta insostenibile la ricetta che le lobbies economiche vogliono propinarci. Ci sono milioni di cittadini che non sono disposti a mettere sul piatto standard di qualità, un tessuto economico fatto di piccola e media impresa, una pesante riorganizzazione del tessuto sociale europeo in cambio delle finte promesse fatte da chi, grazie a questo trattato, risulterà vincitore. Dalla crisi si esce in modo diverso: scommettendo sui territori, su un’agricoltura sostenibile e sempre più localizzata, sulla difesa dei diritti e non sul loro lento smantellamento. Questo sosteniamo come Campagna Stop TTIP Italia e questo verrà ribadito in centinaia di piazze di tutta Europa nei prossimi giorni”.
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