25 Novembre con le donne della Guinea-Bissau
Aiutaci a mantenere attivi gli unici due centri di accoglienza per le donne vittime di violenza di genere in Guinea Bissau.
In Guinea-Bissau, un piccolo Paese dell’Africa Occidentale con un altissimo indice di povertà, la disuguaglianza e la violenza di genere sono a livelli allarmanti.
Moltissime donne hanno subito o subiscono violenza. Il 67% delle donne intervistate ha dichiarato di essere stata vittima di almeno un tipo di violenza. In particolare, delle 978 donne intervistate che hanno o hanno avuto un partner, ben 613 hanno affermato di aver subito violenza da quest’ultimo.
Pochissime sono le donne che denunciano gli atti di violenza. Il 68% non ha raccontato a nessuno l’accaduto e solo lo 0,5% lo ha riferito a un medico.
Tantissime ragazze sono inoltre costrette a matrimoni forzati e precoci. Su 871 donne che hanno risposto a domanda diretta, l’81,1% ha dichiarato che il loro matrimonio è stato deciso dalla famiglia del marito.
Più della metà delle donne (il 52%) ha subito mutilazione genitale femminile. Si tratta, soprattutto, di bambine tra gli 0 e i 14 anni (30%). In uno studio realizzato nel 2021 nel quadro del progetto promosso da Mani Tese NO NA CUIDA DE NO VIDA, MINDJER!, ben il 60% delle donne intervistate ha confessato di aver subito questa pratica.
Queste donne non hanno nessuno su cui contare, se non il personale degli unici due centri di accoglienza per vittime di violenza di genere presenti in tutto il Paese, che sono sostenuti da Mani Tese: il centro di Bissau e quello, più recente, di São Domingos.
LA CAMPAGNA DEL 25 NOVEMBRE
I due centri di accoglienza per vittime di violenza di genere in Guinea-Bissau rappresentano, a oggi, l’unica speranza di sopravvivenza per tantissime donne in difficoltà: ragazzine fuggite da matrimoni forzati con uomini molto più grandi di loro, donne abusate dai propri compagni o dai famigliari, giovani mamme abbandonate…
Mani Tese, da anni, sta facendo tutto il possibile per mantenere i centri aperti, ma le necessità sono tante. per questo, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne (25 novembre), abbiamo deciso di lanciare una campagna per supportare i centri per le vittime di violenza di genere e aiutarli a essere sempre più autosufficienti.
Di cosa abbiamo bisogno:
Kit igienico-sanitari: servono medicine e prodotti con cui assicurare il benessere fisico delle donne vittime di violenza.
Corsi di formazione: i corsi di formazione in sartoria fornisco alle donne l’opportunità di imparare un mestiere e di rendersi economicamente indipendenti.
Un orto sostenibile con cui produrre cibo per le ospiti e per la vendita così da garantire sempre di più l’autosufficienza del centro.
Per il 25 novembre, chiediamo un aiuto per mantenere attivi i centri di accoglienza per le donne che hanno subìto violenza con un dono solidale che aiuti tante di loro ad avere un futuro migliore.
IL NOSTRO PROGETTO IN GUINEA-BISSAU
Le nostre attività rientrano nel progetto “NO TENE DIRITU A UM VIDA SEM VIOLÊNCIA” – Rafforzamento dei meccanismi di protezione delle vittime di gbv e promozione dei diritti delle donne in Guinea-Bissau” cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Mani Tese in partenariato con FEC – Fé e Cooperação, ENGIM – Fondazione Ente Nazionale Giuseppini Murialdo, AMIC – Associação dos Amigos da Criança.